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Ilaria Salis nel PD

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“No, questa ipotesi non è in campo”. Così Elly Schlein, la segretaria del Pd a ‘Cinque minuti’ condotto da Bruno Vespa, sull’ipotesi di candidare alle europee Ilaria Salis.

“Ho letto elucubrazioni su trattative: non c’è nessuna trattativa, ho voluto incontrare il padre di Ilaria Salis per discutere con lui come possiamo riuscire a togliere una cittadina italiana da questa situazione umiliante”, ha dichiarato la Schlein.

La segretaria del Pd ha incontrato il padre di Ilaria Salis per parlare della “situazione incresciosa in cui si trova la figlia”, hanno fatto sapere fonti dem.

“Il presidente Mattarella ha richiamato il governo ad agire”, ha intanto dichiarato Roberto Salis, ospite ovunque in tv, parlando della figlia di 39 anni detenuta da 13 mesi in un carcere di massima sicurezza a Budapest con l’accusa di aver aggredito alcuni militanti di estrema destra nel corso di una manifestazione, causando lesioni. “Io sono fortemente determinato, sono una persona che ha un grande senso dello Stato. Per cui mi auguro che lo Stato possa fare tutto il possibile, perché quando lo Stato lavora bene si possono fare grandi cose. Le attività operative devono essere gestite dal governo”.

“Orban ha già deciso”

“Il post del segretario di Stato per le comunicazioni e le relazioni internazionali dell’Ungheria è grave” ha detto il padre di Ilaria Salis. “Prima di tutto perché si tratta del portavoce di Orban e poi perché questo rappresenta che il potere esecutivo, ossia Orban stesso, ha deciso che il processo è una farsa e che mia figlia è colpevole e deve essere condannata a una pena esemplare. Mattarella ha già detto che su questa questione non può fare nulla ma specificando che le azioni necessarie possono essere intraprese dal governo”. “La chiamata di Mattarella mi ha fatto molto piacere, perché è servita farmi sapere che le istituzioni sono al nostro fianco” ha aggiunto.

“Un governo autorevole potrebbe …”

“Il nostro governo qualcosa può fare” spiega Roberto Salis. “Mia figlia viene condotta in catene in aula e qui un governo autorevole può porre fine a questo scempio. Inoltre, c’è la questione dell’estradizione in cui si può agire. L’articolo 3 della nostra Costituzione specifica che i cittadini italiani sono tutti uguali di fronte alla legge e lo Stato italiano dovrebbe far valere la sua autorevolezza perché non ci sia questa differenza di trattamento su una cittadina italiana in Ungheria”. “Mia figlia è in carcere da 13 mesi, e per 10 di questi su di lei non è stato detto nulla. Tajani dovrebbe spiegare cosa ha fatto in tutto quel tempo invece di dire di abbassare i toni” ha aggiunto il padre della maestrina rivoluzionaria.

Sta di fatto che Ilaria Salis non è l’unica italiana reclusa all’estero, anche se per reati (veri o presunti, vedi Chico Forti) differenti.

Di certo, sulla Salis si sta montando un teatro politico molto acceso, e lei stessa sembra esserne compiaciuta, ormai.

(Fonte:ADNKronos)

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