Dal 1 maggio, è un bollettino di guerra.

Cinque operai sono morti mentre stavano eseguendo dei lavori di manutenzione in una cisterna Casteldaccia, nel Palermitano. Un sesto è stato soccorso dai vigili del fuoco, intubato e trasportato d’urgenza al Policlinico.

Salvo un altro operaio. Non si sa ancora se ci siano altre vittime o persone rimaste intossicate dalle esalazioni.

Un altro operaio è stato soccorso dai vigili del fuoco, tirato fuori dalla cisterna intubato e trasportato nel reparto di Rianimazione all’ospedale Policlinico di Palermo con l’elisoccorso. Altre ambulanze si sono recate sul posto.

Secondo una prima ricostruzione i sei operai di una ditta privata stavano effettuando alcuni lavori fognari, e non quindi in una cisterna di vino come emerso in un primo momento, per conto dell’Amap, la società che gestisce le condotte idriche e fognarie a Palermo.

Il cordoglio del presidente della Regione Sicilia, Renato Schifani

«È un dolore profondo quello che ho provato alla notizia della morte degli operai a Casteldaccia. A nome mio e di tutta la giunta esprimo il più sincero cordoglio alle famiglie delle vittime per la terribile e inaspettata tragedia che le ha colpite», dice il presidente della Regione siciliana, Renato Schifani.

Resta sempre il dilemma. Lavorare per vivere rischiando la propria vita.

Da Nicola Gallo

Partenopeo, diploma di Maturità Classica (Lic.Stat. G.B.Vico), Laurea in Scienze Politiche conseguita presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II. Frequentazione parziale di Belle Arti. "Per aspera ad Astra, ad Astra ad Infinitum". Informare è un dovere, è un diritto. Informare ed essere informati, per il bene di tutti.

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