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Il panettone diventa sempre più indigesto per Chiara Ferragni

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Safilo taglia la collaborazione con Chiara Ferragni: “Violati impegni contrattuali”,

Stop all’accordo di licenza per il design e la produzione delle collezioni di occhiali con il marchio dell’influencer. Violati i principi di correttezza e buona fede pattuiti precedentemente ai fatti in questione.


Nel mezzo del terremoto del pandoro e delle uova di Pasqua, e nel giorno in cui si attivano GdF e Procura di Milano, per Chiara Ferragni arriva un nuovo scossone: lo stop all’intesa commerciale con il gruppo Safilo.

E’ stato il produttore di occhiali ad annunciare, a mercati chiusi, “l’interruzione dell’accordo di licenza per il design, la produzione e la distribuzione delle collezioni eyewear (letteralmente “abbigliamento da vista”) a marchio Chiara Ferragni”. La motivazione di tale scelta? “ A seguito di violazione di impegni contrattuali assunti dalla titolare del marchio”.

Safilo, che ha origine in Veneto nel 1934, è quotato alla Borsa Italiana e vanta un fatturato di oltre 1 miliardo, nell’ anno 2022. Si definisce “tra i più importanti player del mercato dell’eyewear per design, produzione e distribuzione di occhiali da sole, montature da vista, caschi, maschere e occhiali per l’outdoor”, con 100mila punti vendita nel mondo e un portafoglio di marchi che vanno da brand di proprietà – come i classici Carrera e l’evergreen Polaroid – a marchi in licenza – Banana Republic, BOSS, Etro (dal 2024), Eyewear by David Beckham, Fossil, solo per citarne alcuni. Acciderbolina!

L’accordo con Chiara Ferragni prevedeva una intesa pluriennale per la prima collezione eyewear a portare il nome dell’influencer. “Insieme vogliamo creare un nuovo marchio fashion di riferimento nell’eyewear che, attraverso il digital, sia in grado di parlare direttamente alle nuove generazioni”, le parole – allora – dell’amministratore delegato Angelo Trocchia. Aggiungeva la sig.ra Ferragni di avere scelto Safilo “per la connessione che ho sentito con i loro valori, l’innovazione e l’impegno per l’eccellenza”.

Valori che ora, però, tornano indietro come se fosse un boomerang. L’azienda, spiega chi è a conoscenza della vicenda, ha deciso di interrompere in modo anticipato il contratto di licenza, rifacendosi proprio a quanto lo stesso accordo prevedeva. E cioè il rispetto di “principi di correttezza e buona fede” della condotta, contenuti per altro anche nel codice etico dell’azienda. Principi che sarebbero venuti meno proprio a seguito delle condotte censurate dall’Autorità della concorrenza.

Sarei un ipocrita se difendessi la posizione della sig.ra Ferragni. Mi dispiace che sia incappata in questa situazione incresciosa, da un lato, dall’altro, cosi come le migliaia di commenti che recentemente girano nel web, mi diverte e fa riflettere. Perché nessuno, nemmeno una donna che ha tirato su grazie alla sua immagine milioni di euro, è immune e invulnerabile, sia alle critiche, sia alla legge. Fedez la difende con enfasi, accusando tramite la piattaforma digitale Tik Tok chi l’ha coinvolta mediaticamente in questa vexata quaestio dal sapore non proprio dolce come un pandoro.

Potrebbe anche ritirarsi e vivere una “vita normale” con i milioni che possiede. Ma forse, oltre al guadagno, c’è probabilmente un desiderio di protagonismo da appagare, sapendo anche di essere una influencer, una che influenza le scelte dei followers.

Aspettiamo ansiosamente gli sviluppi di questa triste storiella natalizia.

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