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Corte dei Conti sulle partecipate, meno poteri

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Partecipate e società in house con meno paletti.

La costituzione di nuove società a partecipazione pubblica, o l’acquisizione di nuove partecipazioni, finiranno sì sotto il vaglio della Corte dei conti che avrà 60 giorni di tempo per valutare la sostenibilità finanziaria delle nuove società e la loro compatibilità con i principi di efficienza, efficacia ed economicità.

Ma decorso tale termine, le amministrazioni potranno comunque procedere alla costituzione della società o all’acquisto della partecipazione. E potranno farlo anche in caso di parere in tutto o in parte negativo dei magistrati contabili, motivando le ragioni e dandone pubblicità sul proprio sito internet istituzionale. Sull’in house gli enti locali, negli affidamenti di importo superiore alle soglie di rilevanza comunitaria, non saranno più obbligati a trasmettere “tempestivamente” all’Antitrust una «motivazione anticipata e qualificata” per giustificare gli affidamenti. E’ quanto prevede il testo del ddl concorrenza approvato ieri dall’aula del Senato con 180 sì, 26 voti contrari e una astensione.

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