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Tassi mutui in calo

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Tassi mutuo 2024: primi segnali di un calo dopo 2 anni

Tassi mutuo 2024: primi segnali incoraggianti dopo 24 mesi da vero e proprio “incubo” per le famiglie. È il rapporto dell’Abi – l’Associazione Bancaria Italiana – a indicare questa direzione. Un dato sopra tutti: a dicembre 2023, il tasso medio dei mutui è calato dal 4,5% al 4,42%. Dunque una flessione minima. Resta comunque la prima flessione dopo un anno di crescita continua. Secondo gli analisti si tratta di un segnale evidente: i mercati stanno anticipando il cambio di rotta che dovrebbe essere intrapreso dalla Banca Centrale Europea in estate. Tra giugno e luglio, infatti, appare sempre più probabile l’inizio di un percorso di progressiva riduzione del costo del denaro.

Quando e di quanto stanno scendendo i tassi?

Tassi mutuo 2024: quindi, cosa aspettarsi nel breve/medio termine?

Tutto dipenderà dalla politica monetaria della BCE. Come muoversi se nel frattempo è necessario accendere un piano di ammortamento? Guardando i dati, al momento i mutui a tasso fisso rimangono i più convenienti: sono dell’1,7% meno costosi di quelli a tasso variabile. Nel dettaglio, i mutui a tasso fisso si muovono tra il 3,2% e il 3,5% mentre quelli a tasso variabile si attestano mediamente al 4,5%. D’altro canto, ci si può aspettare un nuovo calo di questi ultimi a partire da marzo: calo che potrebbe portarli intorno al 3% da marzo in poi e al 2% circa nel corso del prossimo anno. L’opinione degli esperti, però, è che anche nel lungo termine resteranno meno convenienti dei mutui a tasso fisso, soprattutto, per i piani con durata superiore a 20 anni.

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