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Nessun giudice togato vuol fare il giudice tributario

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Nessun giudice togato vuol fare il giudice tributario. Il bando sul passaggio tra magistrature che ha messo a disposizione 100 posti è un flop. Come anticipato da ItaliaOggi il 26/1/23, sono una decina le manifestazioni di interesse arrivate tanto che lo stesso viceministro Leo al congresso Uncat (si veda altro articolo in pagina) ha riconosciuto l’intoppo. «La norma prevedeva 100 magistrati che potevano transitare nei ruoli della giustizia tributaria. Se ci saranno, saranno pochi soggetti interessati al passaggio e ci sarà un delta da coprire già nel 2023. Le procedure, le selezioni tradizionali classiche verranno cadenzate dal 2024, quindi bisognerà fare i concorsi. Concorsi che sono abbastanza complessi dove bisognerà avere conoscenza, non solo delle materie giuridiche, ma anche delle materie economiche aziendali, quindi sarà un procedimento di selezione abbastanza lungo». Con la situazione attuale i ministeri interessati (giustizia e economia) si troveranno a una scopertura di posti nel 2023. Per Fiorenzo Sirianni, direttore del dipartimento giustizia tributaria del Mef, questo dovrà supportare la commissione d’esame individuata dal consiglio di presidenza della giustizia tributaria con il supporto di tipo logistico, cioè quindi «dovremmo tener conto delle sedi dove fare l’esame e mettere a disposizione la Commissione d’esame e tutto ciò che necessita per fare le prove scritte e le prove orali». Perplessità dal viceministro alla Giustizia Francesco Paolo Sisto sul mancato accesso dei giudici tributari alla Cassazione.

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