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TETTI SANITA’ IN CAMPANIA: RAGGIUNTO L’ACCORDO

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Tetti di spesa esauriti dopo le prime due settimane, le criticità emerse in questi ultimi mesi in Campania, dopo l’approvazione della nuova delibera regionale per la determinzione definitiva del budget da assegnare alle strutture private accreditate, ha indotto le associazioni di categoria a chiedere un incontro urgente alla Regione. 

La riunione si è svolta oggi presso il Centro Direzionale/C3. Presenti all’incontro con l’ Assessore regionale Cinque ed il Direttore Generale alla Tutela della Salute Avv. Postiglione, le Associazioni di Categoria del privato accreditato della Specialistica Ambulatoriale sul tema della adozione dei tetti di struttura definitivi esercizio 2022.

L’ASPAT, in relazione alle novità del provvedimento di revisione della DGRC 599/2021 illustrate dall’Assessore regionale e che garantiscono, prima facie, l’acquisizione di gran parte delle doglianze espresse dagli Organismi Sindacali di rappresentanza, si riserva di conoscere il contenuto del Verbale di detta riunione in corso di redazione presso gli Uffici della Giunta, alfine di una più compiuta analisi ed organica sintesi dei contenuti discussi. 

Il Consiglio Direttivo della scrivente Associazione, in uno ai componenti della Commissione della Specialistica Ambulatoriale, manifesta viva soddisfazione nel prendere atto che i nuovi asset proposti dalla Regione risentono della necessità di risolvere in modo strutturale le criticità di sistema evidenziatesi in concreto nei primi quattro mesi di applicazione dei tetti mensilizzati, anche alla luce della rigorosa adozione delle indicazioni scaturenti sia dai codici di priorità dei prescrittori necessari alla regolazione delle Liste di Attesa secondo PNGLA, che dalla recente pronuncia dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato.

Quest’ultima, come ben noto, ha sostenuto la necessità di abbandonare il criterio esclusivo del fatturato storico di ciascuna struttura diagnostica accreditata al fine di ampliare gli spazi di libera concorrenza quale meccanismo di sana competizione in grado di supportare gli investimenti sostenuti per migliorare la qualità prestazionale a tutela della libera scelta del cittadino.

Fonte: Ottopagine

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