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Ospedale S.Alfonso De’Liguori: aggiornamento

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Eccovi il comunicato delle tre “pasionarie” dopo i risultati del Consiglio Comunale del 15 aprile.

“Siamo soddisfatte del risultato raggiunto, ancor di più perché il nostro appello non è restato inascoltato, anzi, ha dato degli ottimi frutti e ha fornito degli spunti a tutti per poter procedere unitamente per il bene di tutta la comunità santagatese e di tutti i comuni interessati al funzionamento dell’ospedale De’Liguori.

E’ stato bello vedere un’integrazione di idee e non più uno scontro, se chiude il De’Liguori perdiamo tutti: non ci saranno né vincitori né vinti.

Nonostante qualcuno remi contro la continuità dell’operatività dell’ospedale, questo “qualcuno”(forse più di uno) non sa che a casa non porta alcun premio.

L’unico vero premio sarebbe quello di tenere fede a quel giuramento, di curare più le persone che le tasche.

Lanciamo un’altra sfida, un appello, facendo fede al Giuramento di Ippocrate: servirebbe una legge che eviti di fare politica a medici che fanno parte della Sanità Pubblica, evitando altresì l’assunzione di obiettori di coscienza.

Vogliamo ringraziare il nostro Sindaco Riccio ed in particolare il Senatore Matera che hanno perorato le nostre richieste e seguite dal primo comunicato, e ancora il Sindaco Mastella per la sua disponibilità e tutte le autorità.

Ringraziamo anche tutti i nostri compaesani per la massiva presenza, soprattutto laddove si renderà necessaria, forzando la mano di chi decide, di essere ancora più presenti.

Le nostre catene sono in stand-by, non sono mai state messe da parte. Confidiamo in un percorso unito che ci vedrà vincitori.

Pina De Masi

Margherita Rossano

Michela Ottobre”

Sinceramente non posso fare altro che lodare l’iniziativa di persone, pubblici cittadini, che tentano con le loro forze, dal nulla, di rimediare agli errori madornali delle amministrazioni. La Sanità è un diritto universale, e andrebbe garantita con ogni mezzo possibile, senza speculazioni di sorta. Di certo, permangono ancora molte problematiche legate ai costi, alle risorse, ed in Italia purtroppo si sta facendo un gioco al massacro sulla pelle degli italiani, dirottando artatamente verso il privato. Ben venga l’iniziativa privata, si intende, ma lo Stato è il primo attore attivo e tale dovrebbe essere nella cura del suo popolo.

Auguro alle “Pasionarie” e a tutti coloro che si sono battuti e che attualmente premono per un miglioramento reale ed effettivo, di conseguire il loro alto scopo all’insegna di una meritata vittoria morale e giuridica.

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