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AL VAGLIO DEL SENATO IL DL SOSTEGNI-TER

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Aiuti da 2,6 miliardi con il dl Sostegni-ter.

Dai 540 mln di credito d’imposta per le imprese energivore ai 200 mln per i commercianti al dettaglio fino all’esonero dai contributi previdenziali sino a marzo per i settori più colpiti dalla pandemia.

Il testo di conversione del dl 4/2022 al vaglio del Senato vede un’uscita di casa di oltre 2,6 miliardi di euro per sostenere i contributi previsti per le attività in difficoltà a seguito della pandemia, di cui 1,2 mld sono destinati al contenimento dei costi dell’energia elettrica.

Sono i dati indicati dalla nota di lettura del Senato di febbraio riguardante la conversione in legge del decreto.

Oltre ai 60 milioni già previsti per il settore wedding, Horeca e il settore intrattenimento, arrivano altri 40 milioni di euro da destinare nel 2022, ampliando la platea dei beneficiari anche alle imprese di catering per eventi e banqueting, organizzatrici di feste e cerimonie, ristoranti, bar ed esercizi simili senza cucina, gestori di piscine.

A favore delle attività chiuse al 27 gennaio 2022 (sale da ballo, discoteche e locali assimilati) sono stanziati 20 milioni mentre tra le principali spese messe in conto dallo Stato vi è il contributo a fondo perduto pari a 200 milioni di euro per sostenere la ripresa del commercio al dettaglio.

Vi rientrano anche gli esercizi di commercio al dettaglio ambulante di prodotti tessili, abbigliamento e calzature, ambulante di altri prodotti e in generale “altro commercio al dettaglio al di fuori di negozi, banchi o mercati”. L’estensione dell’esonero contributivo alle assunzioni a tempo determinato o con contratto di lavoro stagionale nei settori del turismo e degli stabilimenti balneari, rientranti nel periodo ricompreso tra il 1° gennaio e il 31 marzo 2022, comporterà un’onere fiscale pari a 60,7 milioni di euro nel 2022, con una previsione di entrate pari a 23,7 milioni per l’anno successivo. Dall’esonero, per i primi tre mesi del 2022, dal pagamento della contribuzione addizionale (per la Cigo e per la Cigs) e per il Fondo di integrazione salariale), a favore ai datori di lavoro in settori particolarmente colpiti dalla pandemia, si prevedono oneri pari a 84,3 mln di euro. Interessati turismo, ristorazione, parchi divertimenti, terme, trasporti, musei, distribuzione cinematografica, di video e programmi televisivi, attività di proiezione cinematografica, feste e cerimonie.

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