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SUPERLEGA: LA SCISSIONE PIU’ BREVE DELLA STORIA.

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Se c’è un argomento, in Europa, che può distogliere l’attenzione dalla crisi pandemica, quello è il calcio, che in questi giorni è stato sconvolto dalla creazione della Superlega.

Negli ultimi giorni si è parlato tanto di questa Superlega e di come avrebbe potuto togliere il monopolio sul Calcio alla Uefa.

La diatriba è durata appena 48 ore.

Che cos’è (era?) la Superlega?

La Superlega è un progetto messo in piedi da 12 squadre, tutte appartenenti al calcio che conta, come: Real Madrid,Barcellona,Manchester City, ma anche le tre esponenti più blasonate del nostro campionato: Inter,Milan,Juventus.

La competizione prevederebbe 2 piccoli campionati formati da 10 squadre ciascuno. Le migliori 8 giungerebbero ai quarti di finale dove si affronterebbero in turni di eliminazione diretta con la formula Uefa del doppio confronto.Le due finaliste poi si sfiderebbero in una finale a gara secca, in un campo neutrale.

I Pro

Stando alle parole del il suo Presidente, Florentino Perez:

“Il calcio deve evolversi come ogni cosa nella vita. Il calcio deve adattarsi ai tempi in cui viviamo adesso. Il calcio sta perdendo interesse, i diritti televisivi stanno diminuendo. Volevamo fare la Superlega, la pandemia ci ha dato urgenza: ora nel calcio siamo tutti rovinati. Il calcio deve cambiare per essere più attraente a livello globale. All’epoca, nel 1950, Fifa e Uefa erano contrarie alla Champions League. Ma è così che è cambiato il calcio… La cosa attraente nel calcio è giocare tra i grandi club, aumenta il valore per la televisione e genera più entrate. Non sono solo i ricchi che vogliono la Superlega, lo stiamo facendo per salvare il calcio in un momento critico. Diventerà una piramide perché noi grandi club avremo più soldi e potremo investirli comprando giocatori… Se i grandi club perdono i loro soldi come sta accadendo, l’intero sistema calcistico crolla. Come con la Champions”.

Un ritorno economico per i club di alto livello unito a partite più attraenti per gli investitori e per gli spettatori.

I Contro

La formula proposta dai 12 fondatori ha una pecca che, a parere di chi scrive, ha inciso più di molte altre sull’immagine pubblica della Superlega.

A quanto pare le squadre fondatrici ( 12 all’inizio, con un massimale di 15) avrebbero sempre accesso alla Superlega, a prescindere dai loro meriti sportivi.Un dettaglio non di poco valore, che toglie il gusto della competizione agonistica e mortifica le realtà emergenti del calcio come, un esempio fra tutti, l’Atalanta.

Lo scontro con la UEFA

Il 19 Aprile, i 12 fondatori della Superlega, dopo giorni di discussioni interne alla Uefa, hanno annunciato la nascita di questa competizione. La Uefa ha risposto duramente, minacciando i club fondatori, tutti quelli che avrebbero preso parte in seguito e tutti i giocatori delle rispettive squadre, di esclusione da tutte le competizioni Uefa, sia nazionali che internazionali.

L’opinione Pubblica

I media e i tifosi, mai come in questa occasione, hanno bocciato l’idea della Superlega. Sono apparsi striscioni davanti ai cancelli di molte delle Società fondatrici che accusavano le dirigenze di poca sportività,di aver a cuore solo il profitto e di aver dimenticato i veri valori fondanti di questo sport.

Sono nati movimenti (specialmente su social) contro la Superlega e gli esponenti di molte società si sono dette contrarie.

Gli ultimi sviluppi

Dal 19 Aprile, data della ufficializzazione della Superlega, molte delle squadre fondatrici sembrerebbero averci ripensato. Il Manchester City, il Chelsea, l’Inter e il Milan, sembrano intenzionati a lasciare. Il Barcellona ha dichiarato che farà scegliere ai tifosi e si vocifera di un possibile addio anche dell’Atletico Madrid.

Un tracollo verticale in soli 2 giorni, a seguito delle tante proteste di media,tifosi e in alcuni casi di membri stessi delle società ( un esempio su tutti Pep Guardiola, allenatore del Manchester City).

Andrea Agnelli, Presidente della Juventus e Vice-Presidente della Superlega, ha assicurato che il progetto non scomparirà, ma sarà rivisto e riproposto con una formula differente.

In definitiva, La Superlega sembra avere vita breve. Probabilmente non sapremo mai se fosse un modo per far evolvere il calcio moderno o l’ennesimo tentativo di accentrare potere economico da parte di squadre che da sempre comandano il calcio mondiale.

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