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GEORGE FLOYD: GIUSTIZIA E’ FATTA?

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George Floyd

Fonte Episodio: Il Post

L’accaduto

L’ex agente di polizia Derek Chauvin è stato dichiarato colpevole per la morte di George Floyd, l’uomo afroamericano ucciso il 25 maggio del 2020 durante un arresto a Minneapolis, in Minnesota.

I fatti di quel giorno

Chauvin è stato dichiarato colpevole di omicidio involontario di secondo grado, che prevede una pena massima di 40 anni di carcere.Il verdetto è stato comunicato dalla giuria martedì pomeriggio (martedì sera, in Italia), il giorno successivo alla fine del dibattimento.

La pena a cui sarà condannato Chauvin sarà però decisa tra otto settimane.

L’esito del processo era molto atteso perché la morte di Floyd aveva generato manifestazioni in tutti gli Stati Uniti, che erano diventate in breve tempo proteste sempre più ampie contro le violenze, gli abusi e le discriminazioni nei confronti delle persone nere. Dopo la lettura del verdetto, Chauvin è stato ammanettato: il giudice ha deciso che resterà in carcere fino all’udienza che stabilirà la sua condanna.

Le mie conclusioni

Esiste la Legge Mancino in Italia, essa è oggi il principale strumento legislativo che l’ordinamento italiano offre per la repressione dei crimini d’odio e dell’incitamento all’odio.

Andiamo con ordine però.

Cos’è un crimine d’odio?

La categoria di crimini o reati d’odio comprende tutti gli atti di violenza perpetrati nei confronti di persone sulla base della loro appartenza (vera o presunta) ad un determinato gruppo. Il gruppo è determinato da: razza, religione, orientamento sessuale etc.

Ebbene un crimine d’odio, è involontario?

No, non lo è.

In base alle statistiche raccolte, un uomo o un ragazzo di colore ogni mille, verrà ucciso da un agente di polizia negli USA nel corso della propria vita.

L’involontarietà, dunque, dacade, o forse non è mai esistita.

Ma il dato scioccante, è un altro.

 Per il 99% degli agenti non ci sono conseguenze penali.

Questo perchè le uccisioni poi vengono catalogate, durante le indagini, come: “giustificate”.

L’abuso di potere, è un reato.

«I can’t breathe», «non riesco a respirare».

In questo modo,è vero, non si respira più.

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