La riforma della giustizia, con focus principale sulla separazione delle carriere tra giudici e pubblici ministeri, è in una fase avanzata del percorso legislativo. Il 28 ottobre comincia l’ultimo dibattito in Senato, una fase cruciale perché segue le letture svolte alla Camera e costituisce uno degli ultimi passaggi prima dell’approvazione finale del testo. La discussione in Aula si concentra sull’esame e le possibili modifiche al testo prima del voto definitivo, che definirà se la riforma potrà procedere verso il referendum confermativo previsto per la primavera del 2026.
Inoltre, la discussione del Senato è determinante per ratificare le misure urgenti e strutturali già varate, come il decreto legge n. 117/2025, volto a garantire una maggiore velocità nella definizione dei procedimenti pendenti e l’ottimizzazione del sistema giudiziario fino al 30 giugno 2026.
La Giustizia è ciò che in Italia necessita più di tutto una serie di riforme più vicine ai cittadini, con una logica più “umana”.


