Francesco Milici ha ucciso per gelosia. Il 22enne, fermato dalla procura di Siracusa con l’accusa di omicidio volontario, lo ha confessato alla procuratrice Sabrina Gambino. Non sopportava che Nicolas Lucifora ( in foto), il 17enne accoltellato sabato sera a Francofonte, avesse provato a corteggiare la sua ragazza. La ragazza e la vittima erano coetanei e amici fin da bambini, eppure questo non è bastato a fermare il 22enne. Lo ha colpito con 5 fendenti, il primo alla schiena, altri tre al torace e un quinto ad una gamba. Si è accanito sul 17enne davanti a decine di testimoni il sabato di Pasqua in via Nastro Azzurro nel cuore della movida del Comune del siracusano.
La dinamica dell’omicidio è stata subito evidente ai carabinieri del nucleo investigativo del reparto operativo guidati da Sara Pini. Diversi testimoni hanno assistito alla lite fra i due che ha preceduto l’accoltellamento. Sono stati ascoltati dagli inquirenti e le loro versioni confermavano tutte la lite fra Milici e la vittima. Via Nastro Azzurro, la cosiddetta via dei pub a Francofonte, nell’ultimo anno è stata scenario di sparatorie, tentativi di omicidio e diverse risse fra giovani in balia di alcool e stupefacenti. Per molti dei giovani sentiti si è dunque trattato dell’ennesima rissa finita in tragedia.
Il 22enne, indicato dai testimoni come uno dei protagonisti della lite, è stato fin da subito interrogato come indagato. Dopo diverse ore in cui non ha risposto alle domande degli inquirenti, è infine crollato ammettendo di aver ucciso Lucifora e spiegando che non sopportava il comportamento della vittima con la sua ragazza.
L’abuso di alcool avrebbe alterato le condizioni psicofisiche di vittima e aggressore. Il 17enne è stato ferito mortalmente con una coltellata giunta probabilmente al termine di una rissa scoppiata per strada.
La vittima è caduta a terra in una pozza di sangue e nonostante il rapido intervento dei soccorsi per lui non c’è stato nulla da fare.
Il sindaco di Francofonte, Daniele Lentini (sopra, in foto), subito dopo il delitto ha firmato un’ordinanza per sospendere ogni manifestazione organizzata nel suo Comune. Tantissimi i messaggi di cordoglio sui social che condannano l’ennesima morte assurda di un ragazzo giovane per motivi futili.
(Fonti: La Stampa, Today)