Morte sul lavoro: dieci giorni di agonia di un 26enne

I parenti e i colleghi hanno sperato fino all’ultimo, ma ieri l’operaio John Sebastian Floriani, 26 anni, è morto. Trasportato all’ospedale Santa Chiara di Trento, le sue condizioni sono apparse da subito gravissime. La morte è arrivata 10 giorni dopo l’incidente. Una lenta agonia.

L’operaio era precipitato per una sessantina di metri durante lavori di disgaggio su una parete sul Monte Calisio. Non si è mai ripreso. “Era uno scalatore fortissimo”, ricordano gli amici. 

Il giovane 26enne è la quarta vittima sul posto di lavoro in soli 3 giorni. Ieri a Brindisi un uomo di 46 anni, Vincenzo Valente(troverete articolo su AsLimItali.it), ha perso la vita in uno zuccherificio. L’operaio, dipendente di una ditta esterna, è rimasto incastrato nel nastro dell’impianto che gli ha amputato il braccio. È poi morto per emorragia. Il due maggio due vittime sul posto di lavoro in provincia di Napoli. 

Fino a quando dovremo assistere a questo tristissimo elenco di morti “bianche” sul lavoro?

Da Nicola Gallo

Partenopeo, diploma di Maturità Classica (Lic.Stat. G.B.Vico), Laurea in Scienze Politiche conseguita presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II. Frequentazione parziale di Belle Arti. "Per aspera ad Astra, ad Astra ad Infinitum". Informare è un dovere, è un diritto. Informare ed essere informati, per il bene di tutti.

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