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Ultim’ora assistenza

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Mille euro in più al mese per gli anziani con bisogni assistenziali «gravissimi», ultraottentenni e con basso reddito.

E ancora fondi per ridurre il divario digitale e abbattere le barriere architettoniche, rendendo più fruibili gli spazi pubblici come parchi e giardini ed altri luoghi all’aperto ad uso sociale, progetti in collaborazione con le scuole e una campagna di informazione sull’invecchiamento definito “attivo”.

Sono alcuni dei punti principali del decreto legislativo a favore della terza età che approderà oggi sul tavolo del Consiglio dei ministri. Con l’obiettivo spiega la premier Giorgia Meloni alla Camera di garantire all’anziano «una vita serena, attiva e dignitosa».

 ll provvedimento che arriva al vaglio del Governo è infatti il decreto attuativo della Legge delega 33 approvata a marzo 2023, l’avvio cioè della riforma dell’assistenza agli anziani non autosufficienti, attesa da oltre 20 anni nel nostro Paese. Un provvedimento «con cui si garantirà agli anziani il diritto di poter continuare a curarsi nella propria casa», ha sintetizzato ancora la Presidente del Consiglio. Il sostegno alle cure domiciliari è infatti solo un punto del progetto che però ha una portata ben più vasta e complessa. Bisognava innanzitutto rispettare i tempi dettati dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) che ha richiesto la legge e dare un segnale sulle risorse, su cui l’ultima legge di bilancio non aveva parlato. Così è stato: la nuova architettura come prescritto dal Pnrr fissa al 31 marzo di quest’anno l’obiettivo di dotare finalmente l’Italia di una normativa che in Paesi come Francia e Germania è realtà da decenni.

Notevole.

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