Home Europa Inciviltà oltre Manica: l’Inghilterra trasferisce immigrati in Ruanda

Inciviltà oltre Manica: l’Inghilterra trasferisce immigrati in Ruanda

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Ha avuto il via libera dalla Camera dei Comuni la controversa legge per deportare gli immigrati illegali in Ruanda. Con 320 sì e 276 no il testo è stato approvato in terza lettura. Un successo dell’ultimo minuto per il primo ministro britannico Rishi Sunak e la sua leadership che salva così una delle situazioni più onerose del suo mandato.

La controversa legge attuativa del cosiddetto “piano Ruanda bis” per il trasferimento nella nazione africana di quote di immigrati richiedenti asilo sbarcati illegalmente nel Regno Unito era infatti centrale nella linea dura sul controllo dei confini adottata dal premier nel subdolo tentativo di risalire la china dei disastrosi sondaggi attuali in vista delle elezioni politiche in calendario entro l’anno.

Sunak è riuscito a spuntarla, visto che più di 60 deputati conservatori hanno votato emendamenti contrari agli orientamenti del governo. Modifiche al provvedimento sono state chieste anche nel dibattito in Parlamento da figure notorie del partito, come l’ex ministra dell’Interno e “falco” anti-immigrazione Suella Braverman. Fra i frondisti ( si parla di fronda dal’700)si erano fatti avanti anche i due vicepresidenti dei conservatori, Lee Anderson e Brendan Clarke-Smith, disposti perfino a dimettersi dal loro incarico pur di votare in favore degli emendamenti, mentre via web ha fatto sentire la sua anche l’ex premier Boris Johnson che, nonostante l’uscita forzata dalla politica( dopo gli scandali durante la pandemia e anche successivi), ha voluto offrire il suo sostegno ai “ribelli”.

Allo showdown( resa dei conti), tuttavia, solo 11 Tory irriducibili hanno votato contro il provvedimento, mentre il partito ha cercato di offrire un’immagine di unità nonostante il dissidio tra l’ala moderata e l’ultradestra irriducibile.

Rishi Sunak, a sua volta, ha “elargito” delle concessioni rispetto agli emendamenti rafforzativi proposti dalla destra interna per cercare di limitare il potere d’intervento della giustizia internazionale, in barba alle proteste arrivate dall’Onu.

Nonostante il passaggio in Camera si dovrà vedere l’attuazione pratica della legge, intanto le debolezze interne al governo Tory rimangono.

Questa è una legge incivile, al pari di quella proposta qui in Italia per l’Albania, con costi di grande portata, ma anche dai risvolti politici oscuri. L’altro giorno ho visto un ragazzo con una felpa con su scritto “Citoyen du monde”(cittadino del mondo in francese). Il Regno Unito non ha i problemi di flusso che ha l’Italia, eppure adotta una soluzione che richiama visivamente il film “Children of men” I Figli dell’Uomo.

Siamo sinceri, l’uomo è nomade per natura, è stanziale solo quando trova le risorse e le condizioni necessarie al suo vivere. Che i flussi siano spaventosamente irregolari, come gli sbarchi in Italia, è un triste dato di fatto. Ma le colpe sono dei governi, che non cooperano vicendevolmente per garantire standard di vita lavorativi, sanitari, uniformi per ognuno su questo pianeta. Forse c’è anche una ipotesi di “sostituzione etnica”. Ma ciò non vuol dire si debbano usare metodi che hanno molto in comune con la Shoah.

E se un domani l’Europa venisse colta da un cataclisma continentale irreparabile? Sarebbe ironico( anche se ripetitivo) che gli europei trasmigrassero in Africa o in Asia. Il razzismo non esiste per la sua illogicità e non deve esistere , perché abbiamo tutti in comune almeno il 99% di DNA.

E’ un problema culturale, di integrazione, di aspettative sociali. Sunak stesso non mi sembra il tipico anglosassone bianchiccio lentigginoso pel di carota. Ma è cittadino inglese.

Mah!

Nota curiosa: di italiani il mondo ne è pieno. Li troverete anche al polo sud in mezzo ai pinguini.

(Fonte:Quotidiano.net)

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