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Mondiali di scacchi, il polacco Duda rifiuta di stringere la mano al russo Khismatullin

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Incidente diplomatico?

L’avversario, Krismatullin in alcune precedenti dichiarazioni avrebbe sostenuto l’invasione dell’Ucraina da parte di Mosca.

Lo scacchista polacco Duda si rifiuta di stringere la mano al russo Khismatullin Samarcanda – Ancor una volta sport e politica, si incontrano sui loro rispettivi cammini. Questa volta è successo in occasione del Campionato del Mondo di scacchi rapidi a Samarcanda, dove il polacco Jan-Krzysztof Duda si è rifiutato di stringere la mano all’avversario russo Denis Khismatullin per le sue posizioni a favore dell’invasione dell’Ucraina. 

Lo scacchista russo Denis Khismatullin è sempre stato tra i più ferventi sostenitori della guerra lanciata da Putin contro l’Ucraina. Logico, quindi, che la sua presenza al Campionato del Mondo di scacchi rapidi che si è svolto a Samarcanda, in Uzbekistan, non sia stata tanto gradita da tutti. Lo scorso 26 dicembre Khismatullin ha affrontato nel primo round lo scacchista polacco Jan-Krzysztof Duda. Quando Khismatullin si è avvicinato al tavolo per stringere la mano all’avversario, Duda ha fatto un cenno di diniego con la testa, rifiutando di porgere la propria mano. Pur avendo dato pubblicamente il proprio sostegno a Putin e alla guerra contro l’Ucraina, Khismatullin non ha mai ricevuto sanzioni dalla Federazione Internazionale degli Scacchi (FIDE).

Malgrado sia discutibile la posizione di Krismatullin, Duda non ha saputo fare di meglio negando un gesto universale. Certamente questo è un piccolo incidente diplomatico tra i tanti che hanno investito i rappresentanti del popolo russo in tutto il mondo, così come è successo precedentemente anche per la lirica o altri sport.

Come potete dedurre, le guerre dividono aldilà dei campi di battaglia.

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