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Santa Lucia

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“Sul mare luccica l’astro d’argento; placida è l’onda, prospero il vento. Venite all’agile barchetta mia! Santa Lucia, Santa Lucia!” così recita la canzoncina riferendosi al porto di Napoli e all’omonimo quartiere a lei dedicato.

Ad anticipare di qualche giorno il periodo natalizio, tornano le celebrazioni di Santa Lucia, tradizione profondamente radicata in diverse parti d’Italia. Attesa soprattutto dai bambini, destinatari di dolci e regali, la festa ricorre il 13 dicembre, considerato a livello popolare il “giorno più corto che ci sia”.

Nata a Siracusa tra il 280 e il 290 d.C., Santa Lucia fu una martire cristiana, uccisa tramite decapitazione il 13 dicembre del 304 d.C., sotto l’imperatore Diocleziano. Le sue spoglie sono custodite nel Santuario di Lucia a Venezia, ma il principale luogo di culto è la chiesa di Santa Lucia al Sepolcro a Siracusa.

Venerata come santa dalla Chiesa cattolica e dalla Chiesa ortodossa, è anche invocata come protettrice della vista, per l’origine latina del suo nome (Lux, luce). Per questo, la celebrazione della sua figura si è fusa negli anni con quella della festa della “luce”, durante la quale si attende l’arrivo della primavera successiva.


Ad anticipare di qualche giorno il periodo natalizio, tornano le celebrazioni di Santa Lucia, tradizione profondamente radicata in diverse parti d’Italia. Attesa soprattutto dai bambini, destinatari di dolci e regali, la festa ricorre il 13 dicembre, considerato a livello popolare il “giorno più corto che ci sia”.

Nata a Siracusa tra il 280 e il 290 d.C., Santa Lucia fu una martire cristiana, uccisa tramite decapitazione il 13 dicembre del 304 d.C., sotto l’imperatore Diocleziano. Le sue spoglie sono custodite nel Santuario di Lucia a Venezia, ma il principale luogo di culto è la chiesa di Santa Lucia al Sepolcro a Siracusa.

Venerata come santa dalla Chiesa cattolica e dalla Chiesa ortodossa, è anche invocata come protettrice della vista, per l’origine latina del suo nome (Lux, luce). Per questo, la celebrazione della sua figura si è fusa negli anni con quella della festa della “luce”, durante la quale si attende l’arrivo della primavera successiva.

La storia

Per la tradizione, Lucia, proveniente da una ricca famiglia e orfana di padre, fu promessa in sposa a un patrizio quando era ancora molto giovane. A cambiarne sorti arrivò la malattia, apparentemente incurabile, della madre Eutichia. Per chiederne la guarigione, Lucia decise di recarsi in pellegrinaggio al sepolcro di Sant’Agata, durante il quale ebbe una visione: la Santa le prometteva l’esaudirsi della sua richiesta e le preannunciava che un giorno sarebbe diventata Patrona della città di Siracusa.

Quando Eutichia fu effettivamente guarita, Lucia scelse di dedicare la propria vita alla fede, spogliandosi delle ricchezze e distribuendole alle persone in difficoltà. Bellissimo esempio di altruismo.

Prese anche la decisione di annullare le nozze, scatenando l’ira del promesso sposo. Questi, un pagano, per vendetta la denunciò al prefetto, che la fece catturare e processare in quanto cristiana. La giovane non rinnegò mai il suo credo e, per questo motivo, fu sottoposta a torture di ogni tipo, rimanendo però indenne. Riuscì a sopravvivere anche alle fiamme e, infine, venne decapitata.

Protettrice della vista e degli occhi

Santa Lucia è anche considerata la protettrice della vista, dei ciechi e degli oculisti. L’origine della credenza si può rintracciare, oltre che nel nome, anche in una differente versione della storia, secondo cui Lucia, per dimostrare al suo persecutore la propria fede indistruttibile, si strappò gli occhi e, per miracolo, recuperò immediatamente la vista. L’iconografia vede, infatti, la Santa spesso rappresentata con in mano un piatto su cui sono posati i suoi stessi occhi.

Patrona di Siracusa, nella città siciliana la Santa viene ricordata già dalla sera del 12 dicembre con il Festival nazionale delle luci e del rinnovamento. Per l’occasione, la statua in argento che contiene le sue reliquie viene portata fuori dal Duomo e fatta sfilare per le strade.

In tutta la Sicilia la festività è molto sentita. In tutta la regione la giornata prevede una regola ferrea: niente pane e pasta a tavola, solo legumi e grani. La tradizione ricorda quando, secondo una antica leggenda, nel 1763 una lunga carestia si concluse proprio il 13 dicembre, dopo aver invocato l’aiuto della Santa, con l’ingresso nel porto di navi piene di grano.

La Santa è celebrata anche al nord Italia, soprattutto nelle province di Verona, Vicenza, Mantova, Brescia, ma anche Udine e alcune zone del Trentino, dove è previsto che i bambini scartino i doni come anticipo del Natale. In tanti lasciano in dono alla Santa un bicchiere di latte accompagnato dai biscotti, proprio come Babbo Natale.

A Bologna, come da tradizione si terrà la Fiera di Santa Lucia in Strada Maggiore, mentre a Firenze sono previsti brindisi e musica nella piazzetta via Arcipressi.

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