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Emergenza Capre

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Oggi il quotidiano “Libero” ha intitolato l’articolo in prima pagina “Emergenza Capre”, adottando la celebre sfuriata del Prof. Vittorio Sgarbo (che ripeté freneticamente “CAPRE!”) riferendosi alla media nazionale della cultura didattica in Italia, con particolare accento al Sud.

Questo Sud, che secondo i dati O.C.S.E. è addirittura al di sotto di ben 15 punti della media mondiale.

Tallone d’Achille è ovviamente la matematica, tasto dolente di ogni studente che non riesce a provare passione per questa materia scolastica, considerandola spesso e volentieri fredda, priva di quel fascino che gode invece la letteratura. L’errore di base è proprio non trovare nella matematica il fascino che essa merita di avere.

Di certo, il primo impasse spetta alla svogliatezza ormai multigenerazionale degli studenti, ma anche i docenti non scherzano affatto. C’è chi considera i licei come forni di carta inutile da diploma, mentre dovrebbero essere considerati come la parte antecedente di quel viaggio conoscitivo superiore dato dall’università.

Il triennale P.I.S.A.( Program for International Student Assessment) dell’OCSE ha letteralmente ” sentenziato” il crollo imprevedibile e verticale dell’istruzione degli studenti moderni.

Non è una novità. Un paio di anni fa mi venne da ridere (ma anche da piangere) quando scoprii tramite un range di interviste a giovani dai 14 ai 15 anni che è credenza diffusa sia il sole a girare intorno alla terra(poveri Galilei e Copernico con l’Eliocentrismo!).

Ritengo che sia una questione non solo di svogliatezza, ma anche di ottusità vera e propria; cosi come mi è capitato di scoprire con una mia amica, laureata, che non crede all’esistenza dei Tardigradi. Ho cercato di convincerla in ogni modo, mostrandole non solo immagini, ma anche facendole vedere un video di Barbascura X per cercare di incuriosirla con divertimento, ma niente. Secondo Elisabetta i Tardigradi non esistono, sono “tipo creati al computer, Nicò !” ha sbottato ridendo.

Pazienza. Come si dice “non c’è peggior cieco di chi non vuol vedere”. Almeno non è una terrapiattista.

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