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Criptovalute sotto l’occhio Gdf

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La guardia di finanza potrà accedere ai dati identificativi e all’operatività dei clienti che acquistano e vendono valute virtuali.

La guardia di finanza potrà accedere ai dati identificativi e all’operatività dei clienti che acquistano e vendono valute virtuali.

E’ la conseguenza forse più importante, che porterà con sé l’istituzione del registro dei prestatori di servizi relativi all’utilizzo e custodia di valuta virtuale previsto dal decreto del ministero dell’economia e delle finanze.

Per effetto delle norme contenute nell’articolo 6 del citato provvedimento i corso di pubblicazione sulla gazzetta ufficiale, la guardia di finanza potrà, infatti, richiedere all’OAM, organismo a cui viene assegnato il compito di istituire e gestire il nuovo registro, i dati e le informazioni inerenti ai prestatori di servizi relativi all’utilizzo di valuta virtuale e ai prestatori di servizi di portafoglio digitale, ivi compresi quelli relativi ai relativi clienti. Più precisamente le informazioni che andranno fornite sono il cognome, il nome, il luogo e la data di nascita, la residenza, il codice fiscale o la partita iva e gli estremi del documento di identificazione.

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