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LE COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE DRAGHI IN VISTA DEL CONSIGLIO UE

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Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, al Senato per le comunicazioni in vista del Consiglio Ue, fa innanzituto il punto sulla situazione epidemiologica in Italia, fornendo i numeri raggiunta nella campagna di vaccinazione anti Covid. “In Italia la campagna procede più spedita della media europea. A oggi, l`86% della popolazione sopra i 12 anni ha ricevuto almeno una dose e l`81% è completamente vaccinata“, ha detto il presidente del Consiglio, aggiungendo “che prima dell`ultimo Consiglio europeo, a fine giugno, meno di un terzo della platea aveva completato il ciclo vaccinale. Negli ultimi quattro mesi, l`Italia ha dunque vaccinato metà della popolazione con più di 12 anni. Uno sforzo straordinario, per cui dobbiamo essere grati al nostro sistema sanitario, a partire da medici e infermieri”.

Draghi ha quindi voluto “ringraziare ancora una volta tutti i cittadini che hanno scelto di vaccinarsi, in particolare i giovani e i giovanissimi. E chi ha deciso di farlo nelle scorse settimane, dopo aver superato le proprie esitazioni”. Draghi ha poi sottolineato che “il Consiglio europeo riaffermerà il proprio impegno a contribuire alla solidarietà internazionale in materia di vaccini. Dobbiamo incrementare la fornitura di dosi ai Paesi più fragili, perché possano proteggere i loro cittadini e per impedire l`insorgenza e la diffusione di nuove e pericolose varianti”. Draghi ha evidenziato che “solo il 2,8% di chi vive in un Paese a basso reddito ha ricevuto almeno una dose di vaccino, a fronte di quasi il 50% della popolazione mondiale”.

Per quel che riguarda l’impegno dell’Italia, “ha recentemente triplicato le donazioni di vaccino, da 15 a 45 milioni di dosi, da distribuire principalmente attraverso il meccanismo COVAX. A oggi, abbiamo assegnato più di 11 milioni di dosi: tra questi, circa tre milioni ciascuno a Vietnam e Indonesia, 1,5 milioni all`Iran e 700 mila a Libano, Yemen e Iraq”.

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