Home CAMPANIA “L’insostenibilità di Dostojevskij” a Sorrento- Conferenza sulla narrazione di Dostojevskij

“L’insostenibilità di Dostojevskij” a Sorrento- Conferenza sulla narrazione di Dostojevskij

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Interviene la dott.ssa Annalina Grasso, modera Luciano Russo

Si terrà il giorno 19 luglio 2021 alle ore 18.00 presso il Museo Civico San Francesco di Sorrento la conferenza dal titolo “L’insostenibilità di Dostojevskij” tenuta dalla dott.ssa sannita Annalina Grasso, laureata in lettere, filologia moderna e giornalismo ed editoria è giornalista, blogger, social media manager, redattrice di testi critici per artisti, direttrice del magazine online ‘900letterario, e collaboratrice di riviste prestigiose quali Juliet Art e la tedesca Zeitblatt Magazin.

Annalina Grasso ama la letteratura soprattutto quella italiana, francese e russa, il cinema, l’arte, la musica e per questo incontro, organizzato dall’Istituto di Cultura Torquato Tasso di Sorrento, fondato nel 1923, ed ente morale dal 1929. La conferenza sarà trasmessa da Positano News.

Obiettivo della conferenza è mostrare l’insostenibilità di Dostojevskij, sia per quanto riguarda la scrittura diretta, sia per il contenuto e le tematiche delle sue opere, i personaggi, senza trascurare la questione inerente alla fede, la critica e la straordinaria attualità di questo grande scrittore, o meglio drammaturgo metafisico che ha affrontato la questione del Male senza girarci troppo intorno.

Sarà approfondito in modo particolare il capolavoro I Demòni, titolo si riferisce appunto agli maligni’ rappresentati da alcuni dei personaggi principali in una San Pietroburgo nichilista.

Come sosteneva Bachtin, sebbene i romanzi di Dostojevskij siano polifonici, in essi tuttavia persiste uno sostrato monologico dato dalla prospettiva dell’autore, procedimento tipico del romanzo europeo.

Nei romanzi dello scrittore russo la coscienza ed il punto di vista dell’autore non puntellano il mondo rappresentato, ma questo invece è creato da diverse coscienze e punti di vista che coesistono.

La narrazione di Dostojevskij inoltre si dipana nello spazio più che nel tempo e i personaggi si evolvono sul piano orizzontale piuttosto che verticale, all’interno del quale i dialoghi sono fondamentali.

“Invece di impadronirti della libertà degli uomini, Tu l’hai accresciuta ancora più! O forse avevi dimenticato che la tranquillità e perfino la morte è più cara all’uomo della libera scelta nella conoscenza del bene e del male? Non c’è nulla di più allettante per l’uomo della libertà della sua coscienza, ma non c’è nulla di pià tormentoso” (Dai Fratelli Karamazov).

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