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MALTEMPO, NEL SANNIO ESONDA IL CALORE E TORNA LA PAURA

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Redazione, 11 febbraio 2021 – Il fiume Calore nel Sannio la notte scorsa ha rotto gli argini ed è esondato invadendo i terreni che toccano i Comuni di Guardia Sanframondi, Solopaca, Ponte, San Lorenzo Maggiore. Ne da’ notizia la Coldiretti di Benevento che “fin dalle prime luci ha attivato gli uffici territoriali per monitorare la situazione”.

“Sembra una scena già vista, la stessa del 2015, con i vigneti sott’acqua in valle Telesina” afferma l’organizazione professionale agricola.
Il direttore Gerardo Dell’Orto sta raccogliendo le segnalazioni dei soci, soprattutto viticoltori, “che si ritrovano a rivivere l’incubo della minaccia del fiume”.
Difficile fare un bilancio al momento, bisognerà attendere che il Calore rientri nell’alveo per comprendere i danni arrecati alle coltivazioni. Ieri anche il fiume Tammaro è straripato ancora una volta nell’ansa in territorio di Paduli, poco prima della confluenza con il Calore, alle porte di Benevento.
“Speriamo di non dover rincorre ancora una volta le emergenze – dice Gennarino Masiello, presidente di Coldiretti Benevento e Campania – ma purtroppo è un film già visto. Questi fenomeni vanno prevenuti con azioni straordinarie, ma il nostro appello ad un’accelerazione sul dissesto idrogeologico continua a restare inascoltato. Ci troviamo di fronte ad eventi climatici estremi e le contromisure devono essere altrettanto drastiche. I fiumi esondano con un carico di piogge sicuramente alto, ma non così eccezionale da far cedere gli argini. Questo ci spaventa ancor di più in caso di precipitazioni eccezionali, verso le quali non siamo pronti. I fiumi vanno manutenuti costantemente, bisogna mettere in piedi un piano straordinario con la collaborazione di tutti: Provincia, Comuni e aziende agricole.
Possiamo farcela solo tutti insieme. La prevenzione dei rischi idrogeologici, peraltro, può essere un volano di investimenti in un momento difficile per l’economia”.

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