“Camorristi e mafiosi liberi, piccole e medie imprese e partite iva agli arresti domiciliari o condannati alla pena di morte visto che con un altro mese di chiusura molti imprenditori falliranno dopo anni di sacrifici”.
Così Alessandro Fucci, presidente dell’associazione AsLIm Italy (Associazione Liberi Imprenditori Italiani), commenta i provvedimenti della Fase 2 da Covid 19.
L’associazione, con sede a Limatola (Benevento), annovera circa mille adesioni, tra imprenditori e partite iva, da ogni parte d’Italia.
“Ma in quale Stato viviamo? Chi ci governa conosce la realtà? Sa che abbassare le saracinesche dei negozi per oltre due mesi significa decretarne la morte? Chi decide ha mai lavorato nel privato?”, domanda al Governo Fucci, il quale aggiunge: “Ma quando Napoli fu invasa dal Colera i governi di allora chiusero tutta l’Italia? No. Allora perché non consentire nella massima sicurezza la ripartenza, la riapertura per macroaree?. Tutta la nostra solidarietà alle popolazioni e ai colleghi imprenditori del Nord, a cominciare dalla Lombardia. Non ci vogliono grandi cime per comprendere che alcune aree dell’Italia possono riaccendere i motori, per il bene del Paese perché se muore l’impresa chi pagherà gli stipendi agli statali e ai governanti? Non ci sarà reddito di cittadinanza che tenga”.
E in chiusura: “Il popolo italiano è stato fin troppo corretto e rispettoso delle imposizioni governative per il bene della salute di tutti, anche accettando limitazioni alla libertà. Ora, però, è necessario che governanti e scienziati, compresi i componenti delle 15 task force, e in assenza anche di un solo rappresentante degli imprenditori o delle partite iva, si calino nella realtà: l’Italia vera non è il Grande Fratello”.
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dott. Alessandro Fucci
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