Come ogni anno, il 2 giugno si celebra la Festa della Repubblica Italiana, la ricorrenza che ricorda la vittoria della Repubblica al referendum istituzionale del 2 giugno 1946.

La data non è casuale ma ricorda la vittoria della repubblica sulla monarchia al referendum istituzionale del 2 e 3 giugno 1946. Da allora il 2 giugno è stato scelto come data simbolica per festeggiare la nascita della Repubblica italiana: in quel referendum infatti gli italiani – per la prima volta anche le donne – furono chiamati a decidere la forma istituzionale del Paese: il 54,3% dei voti decretò la vittoria della repubblica.

Tra concerti, parate, sfilate aeree ci sarà da divertirsi in onore alla forma costituzionale che ci contraddistingue.

Anche se un po’ “acciaccata” la Repubblica Italiana, con i suoi pregi e i suoi difetti è un bel posto dove stare, tant’è che ogni anno sbarcano in migliaia per diventare “ITAGLIANI”(!).

Non lamentiamoci, come direbbe un personaggio di Voltaire, “Viviamo nel migliore dei mondi possibili”.

Dobbiamo difendere la Repubblica, rispettarne la Costituzione, adempierci perché giustizia libertà e democrazia non diventino mere parole da propaganda.

E non facciamoci burlare da chi la definisce “Repubblica delle banane” oppure “Repubblica dei Meloni”.

Viva l’Italia, come nella canzone di De Gregori.

Oggi è pure Domenica. Se potete, godetevi la Libertà per la quale molti sono morti. Non dimenticatelo.

Da Nicola Gallo

Partenopeo, diploma di Maturità Classica (Lic.Stat. G.B.Vico), Laurea in Scienze Politiche conseguita presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II. Frequentazione parziale di Belle Arti. "Per aspera ad Astra, ad Astra ad Infinitum". Informare è un dovere, è un diritto. Informare ed essere informati, per il bene di tutti.

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