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Minacce islamiste per il sindaco di Londra

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Il sindaco di Londra Sadiq Khan è sotto scorta 24 ore su 24 da parte di 15 agenti della polizia, dopo aver ricevuto minacce di morte da estremisti islamici.

Lo riferisce il Guardian citando una fonte della sicurezza a condizione di anonimato pochi giorni dopo che il deputato Lee Anderson ha accusato Khan di essere ”controllato” dagli estremisti islamici. E’ dal 2017 che il primo cittadino della capitale londinese riceve la protezione della polizia, solitamente riservata ai membri della famiglia reale e a una manciata di politici di rilievo. Proprio in quell’anno il politico laburista, musulmano, aveva denunciato i terroristi islamici dopo due attentati a Londra e uno a Manchester.

Gli estremisti islamici possono considerare obiettivi legittimi i musulmani che ricoprono cariche pubbliche nelle democrazie occidentali. E’ un paradosso, ma evidenzia il clima di odio.

Tra l’altro Khan ha anche votato a favore del matrimonio tra persone dello stesso sesso ed è da tempo sostenitore dei diritti Lgbtq+. Ma quello di Anderson ”non è stato un attacco motivato dalla religione, ma solo perché penso che sia un sindaco inutile” e perché ”è un politico laburista, quindi ho il diritto di attaccarlo”. Il premier Rishi Sunak ha ritenuti questi ”commenti sbagliati e inaccettabili”, ha detto il suo ufficio.

”Sadiq deve affrontare minacce da numerose fonti. La sua principale preoccupazione è sempre stata la sicurezza della sua famiglia e anche che i giovani non vengano scoraggiati a far parte della vita pubblica”, ha dichiarato una fonte vicina a Khan al Guardian. Le ultime minacce di morte sono arrivate nel fine settimana dopo che Anderson ha affermato che gli estremisti ”islamisti hanno il controllo di Khan e hanno il controllo di Londra”, sostenendo che ”Khan ha regalato Londra ai suoi amici”. In precedenza aveva detto che il sindaco di Londra ”quasi si diverte” a vedere le manifestazioni a sostegno dei palestinesi fuori dal Parlamento.

Intervistato ieri sera da Gb news, Anderson ha detto ”mi rifiuto di scusarmi con il sindaco, fino a che avrà fiato in corpo”. E ha annunciato che quasi sicuramente si candiderà alle prossime elezioni generali, anche se ”non dipende da me” se sarà il candidato dei conservatori. Non ha escluso l’adesione a Reform, il partito fondato dall’ex leader dell’Ukip Nigel Farage.

(Fonte:TheGuardian)

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