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Morto a ottobre l’orso Mj5: le associazioni animaliste accusano clima d’odio

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A ottobre, vicino Bresimo e Borgo d’Anaunia, sono stati ritrovati due orsi morti. Dopo diverse indagini, sono finalmente giunti i risultati che confermano l’identità di uno dei due esemplari. Si tratta di Mj5, orso noto per un’aggressione registrata in primavera, su cui pendeva una “condanna” di abbattimento.

Associazioni animaliste Organizzazione Internazionale Protezione Animali (Oipa) e Lega Anti Vivisezione (Lav) lanciano pesanti accuse dopo la conferma che l’orso ritrovato senza vita nell’autunno scorso nei pressi di Bresimo in Trentino, è proprio l’esemplare ‘Mj5‘, il plantigrado(urside) che a marzo aveva aggredito il fratello del sindaco di Rabbi. Le cause del decesso dell’orso sono all’esame dell’Istituto zooprofilattico delle Tre Venezie.

Nei confronti di ‘Mj5’ il presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti aveva firmato una ordinanza di abbattimento in seguito impugnata da diverse associazioni animaliste e, infine, sospesa. “Se due indizi fanno una prova è evidente che queste morti non sono affatto casuali – dichiara Massimo Vitturi, responsabile animali selvatici della Lav -. Grazie alla sua campagna d’odio nei confronti degli orsiil presidente trentino Fugatti potrebbe essere considerato il responsabile di un lavoro sporco eseguito poi da criminali del territorio che uccidono gli orsi salvati dai ricorsi giudiziari”.

La Lav ha già annunciato che “non appena conosceremo le cause della morte di ‘Mj5’ depositeremo una querela perché non possiamo più tollerare che le incompetenze di Fugatti, del tutto incapace di garantire la sicurezza dei suoi concittadini attraverso la prevenzione, continuino a comportare morte e sofferenza tanto fra le persone quanto fra gli orsi”.

“M62, F36 e ora MJ5. Tutti gli esemplari che il presidente della Provincia autonoma di Trento aveva in un modo o nell’altro condannato a morte, sono effettivamente deceduti. Sono morti in circostanze che non possono essere considerate né misteriose né fortuite”. Lo sostiene l’Ente Nazionale Protezione Animali (Enpa) dopo la conferma che l’esemplare rinvenuto deceduto nell’autunno del 2023 a Bresimo in Trentino è l’orso ‘Mj5’ che nel marzo precedente si era reso autore di un’aggressione a un escursionista( il fratello del sindaco di Rabbi).

“Dietro questi decessi, troppo numerosi e troppo ravvicinati nel tempo per pensare a un evento fortuito, non può che esserci la mano dell’uomo, mossa da un disegno preciso: eliminare i plantigradi del Trentino”, aggiunge l’Enpa tenendo presente che nei giorni scorsi il governatore trentino Fugatti aveva annunciato la presentazione di un disegno di legge regionale per autorizzare le autorità del Trentino a eliminare otto orsi l’anno. L’Enpa a seguito della morte di ‘Mj5’ ha presentato alla Procura della Repubblica di Trento una denuncia “per uccisione di animali di specie protetta, ipotizzando un atto di bracconaggio”. 

E’ un mistero che ha poco di misterioso.

Sinceramente sono a favore della libertà degli animali selvatici, perché siamo noi esseri umani a togliere loro il territorio naturale in cui vivono e devono vivere. Personalmente sono stato un sostenitore di M49, anche perché mi ricordava, col nome “d’arte” che gli avevano attribuito, Papillon, il romanzo di Henri Charrière, e ogni volta che vedevo immagini di M49 in tv ho esultato “Libre Papillon!”.

(Fonte:AGI)

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