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Sfiorata tragedia a Milano col cavo teso: aggiornamenti

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Rimane in carcere il 24enne Alex Baiocco, arrestato per aver teso un cavo d’acciaio in viale Toscana a Milano, una trafficata via a tre corsie, assieme a due complici che i Carabinieri stanno ancora cercando di identificare. La fune metallica era stata sottratta da un vicino cantiere e tesa tra un albero e una pensilina dell’Azienda Trasporti. Per fortuna solo una autovettura è stata vittima dell’irresponsabile gesto, i cui occupanti sono rimasti fortunatamente illesi. Ma sarebbe potuta diventare una strage se i primi a transitare fossero stati mezzi a due ruote come scooter o motociclette. 

L’allarme era stato dato da un residente della zona, che dalla finestra del palazzo in cui abita di fronte aveva notato i tre ragazzi tendere il cavo metallico e aveva chiamato il 112:  “Ho visto una macchina centrarlo in pieno, il palo a cui era legato piegarsi e i tre che ridevano”. I militari sono prontamente intervenuti recidendo il pericolosissimo cavo ed evitando conseguenze per motocilisti e automobilisti. Baiocco è stato bloccato immediatamente mentre i due ragazzi che erano con lui sono fuggiti in sella a uno scooter.

Chiedo scusa per quello che ho fatto, ho sbagliato. Al momento non mi sono reso conto della gravità, ma non volevo uccidere nessuno“.

Così ha detto Alex Baiocco, durante l’interrogatorio davanti al GIP Domenico Santoro; in un primo momento aveva dichiarato “L’ho fatto per gioco, mi stavo annoiando“. Il 24enne ha poi fornito ai Carabinieri i profili social dei due complici dell’azione. Il ragazzo risulta avere precedenti per due episodi di resistenza a pubblico ufficiale. Intanto l’avvocato Dario Trovato comunica che Baiocco è “distrutto” per quello che è accaduto e “non si dà pace“.

Ora il 24enne è a San Vittore in attesa del provvedimento del giudice al quale tocca decidere se contestare l’accusa di strage ipotizzata dal PM Enrico Pavone assieme all’attentato alla sicurezza dei trasporti. L’avvocato Trovato afferma di non avere ancora ricevuto alcuna comunicazione dal GIP sulla convalida o meno dell’arresto, mentre prosegue da parte di Carabinieri la ricerca  dei due complici.

La stupidità di un gesto non è di per sé una giustificazione. Baiocco è adulto abbastanza per rendersi responsabile delle sue azioni.

Cosa si aspettava di ottenere da un gesto così folle? Tendere quel cavo è lo stesso che mettere una bomba, è un gesto che colpisce chiunque indiscriminatamente, e questa, care lettrici e cari lettori, è tentata strage così come ha ipotizzato il PM.

La legge è uguale per tutti. Non so se Alex Baiocco abbia fratelli, sorelle, ma come avrebbe reagito se uno dei suoi cari fosse stato vittima della sua crudele stupidità?

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