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Anche l’Italia con gli USA nell’operazione Prosperity Guardian in Mar Rosso

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C’è anche l’Italia nella coalizione a garanzia della sicurezza della navigazione nel Mar Rosso, dove “la recente escalation di sconsiderati attacchi Houthi provenienti dallo Yemen minaccia il libero flusso del commercio, mette in pericolo i marinai innocenti e viola il diritto internazionale”. Lo fa sapere il Pentagono in una nota che “questa è una sfida internazionale che richiede un’azione collettiva” e che per questo viene istituita l’operazione Prosperity Guardian( guardiano della prosperità) che “sta riunendo più nazioni tra cui Regno Unito, Bahrein, Canada, Francia, Italia, Paesi Bassi, Norvegia, Seychelles e Spagna, per affrontare congiuntamente le sfide alla sicurezza nel Mar Rosso meridionale e nel Golfo di Aden, con l’obiettivo di garantire la libertà di navigazione per tutti i paesi e rafforzare la sicurezza e la prosperità regionale”. “Il Mar Rosso è una via d’acqua fondamentale, essenziale per la libertà di navigazione, e un importante corridoio commerciale che facilita il commercio internazionale. I paesi che cercano di sostenere il principio fondamentale della libertà di navigazione devono unirsi per affrontare la sfida posta da questo attore non statale che lancia missili balistici e veicoli aerei senza equipaggio (UAV) contro navi mercantili di molte nazioni che transitano legalmente in acque internazionali”, si legge in una nota a firma del segretario alla Difesa Usa, Lloyd Austin, oggi in visita in Israele a Tel Aviv.

“Questa è una sfida internazionale che richiede un’azione collettiva. Pertanto, oggi annuncio l’istituzione dell’Operazione Prosperity Guardian, una nuova importante iniziativa multinazionale di sicurezza sotto l’egida delle Forze marittime combinate e la guida della sua Task Force 153, che si concentra sulla sicurezza nel Mar Rosso”, ha detto Lloyd Austin

Gli Houthi “saranno in grado” di affrontare un’eventuale coalizione formata dagli Stati Uniti, ha evidenziato  in un’intervista ad al-Jazeera Mohammed al-Bukhaiti, membro del politboureau dell’organizzazione filo-iraniana che controlla alcune parti dello Yemen.

Secondo l’agenzia informativa statunitense Cnn, che cita funzionari americani, gli Stati Uniti stanno valutando la possibilità di proteggere le navi commerciali nel Mar Rosso rafforzando la Combined Maritime Forces, una forza marittima multinazionale composta al momento da 29 Nazioni che forniscono navi militari congiuntamente al supporto aereo per il pattugliamento marittimo nelle acque di Mar Rosso, Oceano Indiano e Golfo.

Gli Houthi yemeniti hanno  rivendicato attacchi contro altre due navi. Il portavoce militare degli Houthi, Yahya Sare’e, ha confermato “un’operazione militare” contro due imbarcazioni considerate dal gruppo legate a Israele. E ha ripetuto la minaccia secondo cui gli Houthi continueranno con “operazioni” del genere contro le imbarcazioni dirette verso porti israeliani.

Le navi colpite sarebbero, “la petroliera ‘Swan Atlantic’ e la portacontainer ‘Msc Clara’”. Stando agli Houthi gli attacchi, con “due droni marini”, sarebbero scattati dopo che gli equipaggi avrebbero ignorato “le forze navali yemenite”.

Gli Houthi vogliono “rassicurare tutte le navi dirette verso tutti i porti del mondo, ad eccezione di quelli israeliani, riguardo la sicurezza” e ripetono al contempo che “continueranno a impedire la navigazione delle imbarcazioni dirette verso Israele fin quando non sarà consentito l’arrivo a Gaza di medicinali e cibo a sufficienza per i nostri fratelli nella Striscia di Gaza che ne hanno disperato bisogno”.

Ad ogni latitudine e longitudine del pianeta non esistono posti che siano sicuri da attacchi o rappresagli, portati in opera con tutti i mezzi, droni inclusi. (Fonte:ADN-Kronos)

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