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Putin e la guerra in Ucraina

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E intanto pochi giorni fa un molo vuoto fotografato dai satelliti a Marina di Carrara ha diffuso il dubbio sui social di tutto il mondo: lo Yacht superlussuosissimo “Sherazade” ( oltre 140 metri e 700 milioni di dollari di valore ) che si sospetta essere di Vladimir Putin sembrava aver preso letteralmente il largo(!). In realtà Repubblica ha ricostruito che è stato solo trasferito in un cantiere per la necessaria manutenzione periodica: lavori costosissimi, ovviamente a carico dello Stato italiano.

Vladimir Vladimirovič Putin è un politico, ex militare ed ex funzionario del KGB russo, già primo ministro e attuale presidente della Russia. Dopo la laurea in legge all’Università statale di San Pietroburgo, ha ricoperto il ruolo di funzionario dell’intelligence del KGB per 16 anni, salendo al grado di tenente colonnello, prima di dimettersi nel 1991 per iniziare una carriera politica a San Pietroburgo come vicesindaco della città. Successivamente si è trasferito a Mosca nel 1996 per unirsi all’amministrazione del presidente Boris Eltsin, prestando servizio come direttore dell’FSB, l’agenzia che ha sostituito il KGB. Nell’agosto 1999, Boris Eltsin lo nominò Primo ministro; dopo le sue dimissioni Putin è stato eletto come suo successore. La sua ascesa al potere è costellata da atti dubbiosi che ne minano non solo l’onestà politica, ma la stessa appartenenza al genere umano.

Per l’Economist “Putin sembra vincere la guerra in Ucraina” anche se ormai sono passati diversi mesi con vere e proprie azioni “miste”, utilizzando droni, tank, missili di ogni tipo, e con la minaccia di adoperare l’atomica( come se i rischi di fughe radioattive dalle centrali non fosse abbastanza).

Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato un decreto, con effetto immediato, per aumentare il numero dei militari da mobilitare di quasi 170mila persone, pari a circa il 15%. “L’aumento dell’organico a tempo pieno dell’esercito – si legge nel decreto – è dovuto alle crescenti minacce al nostro Paese legate all’operazione militare speciale e alla continua espansione della Nato” vicino ai confini russi, compreso un potenziamento delle capacità nucleari in Europa e in Turchia. Entro la fine del 2025, riferiscono da Mosca, “gli Stati Uniti intendono sostituire 200 bombe nucleari obsolete con una nuova versione ad alta precisione”. Secondo quanto specificato dal ministero della Difesa, non è tuttavia prevista la mobilitazione in relazione a questo decreto. Il documento che stabilisce l’aumento di truppe, pubblicato dall’agenzia giornalistica Tass, è stato rilanciato sul sito web del Cremlino. Da quanto riportato, l’organico delle forze armate è fissato a 2.209.130 persone, di cui 1.320.000 militari. Nel precedente decreto l’organico era di 2.039.758 persone, di cui 1.150.628 militari. Il decreto scaduto era in vigore dal 1° gennaio 2023.. L’aumento dovrebbe essere attuato in più momenti tattici e riguardare in particolare i cosiddetti soldati “a contratto”, ha spiegato il ministero, “con i cittadini che esprimono il desiderio di prestare servizio militare”. Sembra che in Russia il patriottismo militaresco sia più dolce della vodka Kalashnijkov.

Dall’inizio della guerra in Ucraina i rincari sono stati diffusi e le conseguenza politiche in ambito internazionale hanno determinato un altalenarsi di infiammazione umanitaria a un lassismo apatico. Finché il conflitto non si estende nelle nostre case, ad un primo stupore si è sostituito un lento stillicidio.

Ma Putin, che fine farà?

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