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Franco: pil a livello pre-crisi nel 2° trimestre 2022

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“Ci attendiamo di recuperare un livello di Pil pre-crisi nel secondo trimestre del 2022, quindi un trimestre prima di quanto ci attendevamo di recuperare quel livello nel Def”.
Lo ha detto il ministro dell’Economia, Daniele Franco, in audizione davanti alle commissioni Bilancio di Camera e Senato sulla Nadef, ricordando il quadro macro contenuto nella Nota di aggiornamento e la “variazione molto significativa” rispetto al Def di aprile, a cominciare dalla crescita del Pil del 6% quest’anno. “Ci aspettiamo un recupero molto rapido nel 2021-2022, il vero test e’ quanto cresciamo gli anni successivi”, ha aggiunto, sottolineando che “il terzo trimestre sembra sia andato molto bene anch’esso. Noi indichiamo una stima del 2,2%”.
“Il rapporto debito/Pil e’ piu’ favorevole rispetto a quanto indicato nel Def: ci si aspettava un aumento del rapporto di 4 punti, ora ci aspettiamo che scenda di almeno 2 punti”, ha precisato il ministro. “Questo e’ ovviamente positivo sotto il profilo dei nostri rapporti con i mercati finanziari internazionali: potremmo dire che il picco del rapporto debito/Pil e’ stato raggiunto l’anno scorso e abbiamo iniziato un sentiero di discesa”.
Un “punto molto importante è che famiglie e imprese italiane hanno accumulato un’enorme liquidità” e “abbiamo più di 200 miliardi di liquidità accumulata che può essere un volano per i consumi ma soprattutto per gli investimenti”. Franco ha ricordato che “per le famiglie consumatrici residenti a luglio queste avevano circa 93 miliardi di depositi bancari in più rispetto alla fine del 2019, un aumento molto considerevole. Per le società non finanziarie l’aumento è stato di 109 miliardi, per le famiglie produttrici 19 miliardi”. Dunque se da una parte ci sono dei rischi legati al quadro della Nadef legati ad una eventuale ripresa della pandemia e “strozzature”, ha spiegato il ministro, “noi pensiamo che i rischi siano bilanciati nelle due direzioni, ottimista e pessimista”.

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