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SE IL LAVORO NON C’è LO STATO DIVENTA DATORE DI LAVORO-Come riformare il RDC

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Da un’interessante analisi della misura politica più chiacchierata degli ultimi mesi :

“Il Reddito di cittadinanza è la misura di politica economica più discussa negli ultimi mesi. Il lettore ricorderà che il Reddito di cittadinanza fu introdotto nel 2018 dal governo gialloverde, nato dall’alleanza tra il Movimento Cinque Stelle e la Lega. Come si è potuto osservare al Meeting di Rimini in agosto, solo il M5S continua a difendere la sua misura bandiera, mentre Letta, segretario del PD, ha deciso di assumere una posizione neutrale. La maggioranza dei restanti leader politici ne chiede invece l’abolizione.

Sono passati quasi tre anni ed alcune riflessioni possono essere fatte, anche guardando i dati riguardanti questo strumento economico. Sul lato delle politiche attive del lavoro, il RdC non ha funzionato. Secondo i dati dell’ANPAL del 2020 solo l’1,7% dei beneficiari e quindi il 4,3% dei percettori effettivamente inseribili in un percorso lavorativo ha ricevuto ed accettato un’offerta di lavoro.

Questo risultato però era prevedibile anche nel 2018. Ogni percettore abilitato a lavorare è stato indirizzato dai centri per l’impiego e dai navigator per cercare un’occupazione, ma quasi nessuno l’ha trovata. Questo è successo proprio perché c’era, e tutt’ora c’è, carenza di domanda di lavoro. Infatti, secondo i dati ISTAT del primo trimestre 2021, per ogni posto di lavoro vacante esistono circa dieci disoccupati.

Il punto è però che il settore privato in questo momento (e negli scorsi anni) non è capace di assorbire la disoccupazione. È arrivato perciò il momento dell’intervento statale. Una soluzione per diminuire la disoccupazione e contestualmente correggere le storture del reddito di cittadinanza è l’“employer of last resort” (ELR), ovvero il datore di lavoro di ultima istanza. Una delle prime formulazioni è stata quella dell’economista Minsky, che può essere ritrovata nel libro dal titolo evocativo “Combattere la povertà: lavoro non assistenza”.

Il Reddito di cittadinanza nei fatti funziona proprio come una misura di incentivo ai consumi e quindi alla domanda aggregata, oltre a prevedere corsi di formazione per ritrovare lavoro. Tuttavia, come nel 1964, anche nel 2021 questo approccio non è sufficiente. Per combattere la povertà e per arrivare alla piena occupazione servono altri strumenti economici, come il datore di lavoro di ultima istanza, ovvero la creazione diretta di lavoro da parte dello Stato: il governo offre un’occupazione a tutte le persone che sono disponibili a lavorare ad un salario prefissato.

Fonte il sole24h

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