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Le aree interne:nel Sannio i Vescovi da dieci regioni d’Italia

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Arriveranno in mattinata nel Sannio venti Vescovi da dieci regioni d’Italia per partecipare all’incontro, al Centro La Pace, organizzato dall’Arcivescovo di Benevento, Felice Accrocca (nella foto) per analizzare e mettere a punto strategie per risollevare le aree interne di tutto il Paese e non solo del Mezzogiorno. 
Fare rete e gioco di squadra per contribuire al rilancio pastorale e allo sviluppo delle Aree interne. È questo lo spirito con cui più di venti Vescovi provenienti dalle Diocesi di Piemonte, Umbria, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia. Questa la missione dei Pastori della Chiesa cattolica. Un evento “dal carattere prettamente pastorale” aveva spiegato monsignore Accrocca – con alcuni inevitabili risvolti “di natura sociale e politica” poiché “una questione che è d’interesse civile e di rilevanza nazionale deve trovare posto nell’agenda politica del Paese”.
“I territori delle Aree interne, poveri di popolazione e di risorse, dopo la pandemia vedranno – facile previsione rimarca l’arcivescovo della Metropolìa di Benevento – aumentare il numero dei poveri, anche se proprio la pandemia ha peraltro messo in luce le potenzialità di questi territori. Abbiano bisogno sì di sostegni economici, ma prima ancora di una seria progettualità a medio e lungo termine, cioè d’intelligenza politica, che dovrebbe essere messa in campo quanto prima, poiché ogni anno perduto comporta l’accumulo di un ritardo che fra poco rischierà di farsi incolmabile”.
“La morte di una parte del territorio costituisce un danno serio per tutto il Paese”, ha rilevato durante la presentazione dell’evento monsignore Accrocca facendo riferimento, ad esempio, ai danni ambientali delle zone non presidiate, alla perdita che ne subirebbe il patrimonio artistico e culturale, all’ingigantirsi delle periferie urbane come conseguenza dello spopolamento delle Aree interne. La questione ha inoltre una significativa ricaduta pastorale in quanto “le Aree interne pongono problemi del tutto diversi rispetto alle Aree urbane o metropolitane o turistiche”.
La due giorni, che sarà aperta da monsignore Stefano Russo, Segretario Generale della CEI, e vedrà gli interventi del professore Francesco Vespasiano, dell’Università del Sannio, e di monsignore Erio Castellucci, Arcivescovo di Modena-Nonantola, Vescovo di Carpi e Vicepresidente della CEI, sarà dunque l’occasione per confrontarsi e provare ad elaborare un progetto comune, nel solco di quanto fatto finora. Quella di oggi e domani, infatti, rappresenta la tappa di un cammino che – come ha ricordato don Maurizio Sperandeo, Direttore dell’Ufficio diocesano per le comunicazioni sociali – è iniziato nel 2019 con la pubblicazione da parte dei presuli della Metropolia di Benevento del documento Mezzanotte del Mezzogiorno? Lettera agli Amministratori, ed è proseguito nel tempo con iniziative che hanno coinvolto, oltre agli amministratori, anche Papa Francesco, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, l’allora Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte.
“Come Vescovi – ha precisato ancora monsignore Accrocca – non intendiamo sostituirci a nessuno, non vogliamo arrogarci compiti che non sono nostri, quanto piuttosto, in coerenza con il nostro ufficio di “pontefici”, vale a dire costruttori di ponti, intendiamo proporre un metodo che, in politica come in economia, come pure nel vissuto ecclesiale, tenga fermo il primato della comunione”.

Fonte Ottopagine

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