Caivano- “Per chi abita in questi luoghi – spiega don Maurizio Patriciello – il terrore che un piccolo possa essere colpito dai proiettili vaganti esplosi durante una stesa, è altissimo”.
Don Patriciello durante la comunione aveva ricevuto un proiettile, avvolto in un involucro dal suocero di un esponente del clan Ciccarelli.
Da allora il dispositivo di sicurezza a tutela del sacerdote è stato rafforzato, ma lui non arretra di fronte alle minacce della camorra: “Vi ritenete più bravi di chi è morto prima di voi o sta in carcere? Il pane che si impasta col sangue dei fratelli è pane avvelenato e indigesto” ha detto il parroco che lotta contro il male.

