Ilaria Salis salva per un voto(segreto), confermata la sua immunità

La commissione giuridica del Parlamento europeo (Juri) ha votato contro la richiesta di revoca dell’immunità all’eurodeputata di AvsIlaria Salis. I contrari sono stati 13 e i favorevoli 12. La votazione finale si terrà in plenaria nella prima settimana di ottobre.

“Io non voglio sottrarmi al processo. Anzi, voglio essere processata. Ma non in Ungheria, dove sarebbe un processo politico, dove la sentenza è già scritta. Voglio essere processata nel mio Paese. In Italia. Io ho fiducia nella magistratura. Ho fiducia della magistratura italiana“. Lo dice Ilaria Salis, in un colloquio con “Il Corriere della Sera”. “La mia intenzione non è mai stata quella di sottrarmi a un processo. Rivendico, come chiunque altro, il diritto a un processo equo e giusto, con tutte le garanzie democratiche del caso. In Ungheria questo non è evidentemente possibile. Per questo la difesa della mia immunità è oggi fondamentale”.

“La commissione non ha ritenuto ci fossero le condizioni per un processo giusto in Ungheria. È stata interpretata correttamente la normativa in tema di immunità parlamentare“. Lo ha detto l’avvocato Mauro Strainilegale italiano insieme al collega Eugenio Losco di Ilaria Salis, in merito al voto della commissione affari giuridici dell’Europarlamento che ha bocciato la richiesta di revoca dell’immunità all’eurodeputata di AVS.

“Non si poteva non tener conto di alcuni dati oggettivi e di alcune problematiche che ci sono in Ungheria per quanto riguarda la violazione dello stato di diritto. Non può essere garantito in un caso così politico un processo equo in Ungheria, questo vale per la Salis e per gli stessi ungheresi – ha aggiunto Losco -. Sono questioni fondamentali ed è giusto che la commissione le abbia riconosciute. Questo è un primo passo, il voto vero e proprio sarà espresso dall’assemblea plenaria il 7 ottobre”.

Viktor Orban non l’ha presa bene, anzi, non l’ha proprio digerita, definendo la Salis come “terrorista” che scampa alla giustizia diventando deputata nel parlamento europeo.
La votazione che ha salvato Salis è finita 13 a 12. Il fronte della sinistra, almeno sulla carta, contava 11 voti. I due mancanti, quindi, sarebbero arrivati da due eurodeputati del Ppe – questa è la lettura che viene da destra – che hanno così garantito la maggioranza necessaria a salvare l’eurodeputata di Avs e paladina delle occupazioni di immobili. Non è un caso che Carlo Fidanza, capodelegazione di Fratelli d’Italia al Parlamento europeo, parli di un “voto grave” e inviti “il Ppe a rimediare nell’assemblea plenaria”. Nella prima seduta di ottobre, infatti, ci sarà un altro voto su Salis. E stavolta il risultato potrebbe essere diverso. Anche dalla Lega, con Roberto Vannacci, il giudizio è duro: “Vergogna, la sinistra dimostra di essere dalla parte di chi delinque”.

 

 

(Fonti: AGI, Corriere della Sera, Il Tempo)

Da Nicola Gallo

Partenopeo, diploma di Maturità Classica (Lic.Stat. G.B.Vico), Laurea in Scienze Politiche conseguita presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II. Frequentazione parziale di Belle Arti. "Per aspera ad Astra, ad Astra ad Infinitum". Informare è un dovere, è un diritto. Informare ed essere informati, per il bene di tutti.