Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del 45° anniversario della strage di Ustica: “La strage di ormai 45 anni nel cielo di Ustica ha lasciato nella storia della Repubblica un segno doloroso e profondo che non potrà mai essere cancellato” ed è “stata una tragedia tra le più oscure e laceranti che hanno colpito il nostro Paese. La Repubblica non abbandona la ricerca della verità e sollecita la collaborazione di tutti coloro che, anche tra i Paesi amici, possono aiutarci a rispondere al bisogno di giustizia, che non si dissolve negli anni perché è parte del tessuto stesso della democrazia”.
“Tutti coloro che erano a bordo di quel DC9, partito da Bologna con destinazione Palermo, vi trovarono la morte. Ottantuno persone tra equipaggio e passeggeri: tanti i corpi che non fu possibile ritrovare“, ricorda il capo dello Stato.
“La memoria rinnova anzitutto i sentimenti di solidarietà e vicinanza ai familiari delle vittime, costretti a uno strazio indicibile, indelebile, inspiegabile”, aggiunge infine Mattarella.
Lo scorso anno, all’indomani dell’anniversario, erano state diffuse alcune fake news su Mattarella che il Quirinale ha immediatamente smentito, e su cui la procura ha aperto un’inchiesta.
Sulla tragedia di Ustica venne realizzato il film “Muro di gomma” del quale il giornalista Andrea Purgatori (sopra, in foto), che ha dedicato alla ricerca della verità sul caso gran parte della sua carriera, è stato anche tra gli autori e sceneggiatori.
Il film racconta la storia di Rocco Ferrante, un giornalista di fantasia del Corriere della Sera, che per dieci anni segue le indagini sull’incidente aereo di Ustica del 1980. Il 27 giugno 1980: la torre di controllo dell’aeroporto di Roma Ciampino perde il contatto con un aereo civile, il DC 9 della Itavia con ottantuno passeggeri a bordo, che esplode in volo e precipita in mare a tremila metri di profondità. Dalla direzione del Corriere della Sera, l’inchiesta giornalistica sul tragico incidente viene affidata al giovane Rocco Ferrante, mentre nel frattempo si fa sempre più acuto lo strazio delle famiglie per i tanti innocenti precipitati nelle acque oscure e profonde.
Nota: Il titolo “Il muro di gomma” è tratto da una frase utilizzata dall’avvocato Giordani per riferirsi alla barriera di omertà sull’incidente.
Veritas Libertas.
(Fonti: ANSA, Gazzetta.it)