Svolta sulla morte di Alessandro Coatti: arrestati 4 colombiani

Sono stati eseguiti in Colombia provvedimenti restrittivi, emessi dalla Autorità Giudiziaria del Dipartimento di Magdalena, nei confronti di 4 cittadini colombiani ritenuti responsabili dell’omicidio, in concorso, del cittadino italiano, il ricercatore scientifico Alessandro Coatti, commesso il 6 aprile scorso, a Santa Marta (Colombia).

 Il corpo venne fatto a pezzi. 

La Procura della Repubblica di Roma, nell’ambito del relativo procedimento, ha sviluppato le indagini in ambito nazionale, attraverso diversificati e complessi accertamenti svolti dai Carabinieri del Ros.

Le indagini, effettuate in collaborazione con la Procura Sezionale del Dipartimento di Magdalena nell’ambito di attività rogatoriale, con gli apparati di polizia colombiani e con il costante supporto del Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia e dell’Ambasciata d’Italia a Bogotà, sono state caratterizzate, oltre che dagli interrogatori verso persone informate sui fatti, da accertamenti tecnici su oggetti e dispositivi elettronici appartenuti alla vittima ( computer e cellulare).

E’ stato proprio grazie agli approfondimenti sugli apparati informatici che si è potuto fare luce sugli ultimi giorni di vita di Alessandro Coatti, in particolare sugli spostamenti nella città di Santa Marta.

Significativa la cooperazione giudiziaria e di polizia che si è sviluppata con le Autorità colombiane, che hanno condotto le indagini sin da subito e in molteplici direzioni, ricostruendo la tragica  vicenda.

Il giovane ricercatore fu adescato tramite un sito di incontri per essere rapinato e drogato, ma qualcosa andò storto, fu ucciso e fatto a pezzi per essere poi disperso nelle zone in cui cui è stato ritrovato accidentalmente da bambini del luogo.

 

 

 

(Fonti: LA Stampa, Il Tempo, Rainews24)

 

Da Nicola Gallo

Partenopeo, diploma di Maturità Classica (Lic.Stat. G.B.Vico), Laurea in Scienze Politiche conseguita presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II. Frequentazione parziale di Belle Arti. "Per aspera ad Astra, ad Astra ad Infinitum". Informare è un dovere, è un diritto. Informare ed essere informati, per il bene di tutti.