Uccisa per strada dal marito a coltellate

Gentiana Hudhra, 45 anni, di origine albanese, madre di due figli di 21 e 23 anni e badante di professione, è stata brutalmente uccisa dall’ex marito, Nikollaq Hudhra, 55 anni, anch’egli albanese. Il delitto, consumato davanti a decine di passanti attoniti, ha lasciato la comunità sotto shock.

L’uomo ha raggiunto la vittima in monopattino. In un video i momenti successivi al femminicidio: il 55enne è seduto su una panchina e guarda la donna agonizzare.

Sapeva che lei avrebbe percorso quella strada per andare al lavoro.

Nikollaq Hudhra, bracciante albanese di 55 anni, ha preso un monopattino per sorprendere l’ex moglie Gentiana, che qualche anno fa l’aveva lasciato e l’ha aggredita e uccisa a coltellate in pieno centro a Tolentino.

In pubblico, davanti ai passanti atterriti, l’uomo si è scagliato contro di lei, ha tirato fuori un coltello e ha iniziato a colpirla con furia al collo alle spalle. Quando la donna è crollata a terra, ha infierito persino su di lei, prendendola a calci. Poi si è andato a sedere su una panchina vicina, ripetendo “ho fatto quello che dovevo fare”. Altre tre volte – ha confessato nella notte al magistrato – si era avvicinato a lei con l’intenzione di ucciderla, ma all’ultimo momento aveva cambiato idea. Sabato sera non ha avuto alcuna esitazione nel compiere l’efferato gesto.

Un video che circola in rete mostra gli istanti immediatamente successivi all’ennesimo femminicidio. L’uomo, giacca nera, pantaloni chiari, è seduto su una panchina. Ha lo sguardo fisso, con le mani sembra aggrapparsi alle doghe. Davanti c’è il cadavere dell’ex moglie, riverso a terra in una pozza di sangue. Un passante è davanti a lui, paralizzato, lo guarda fisso. Un uomo si avvicina a tastare il polso della donna per verificare se sia ancora viva, poi va via veloce. Un altro passa e sembra distogliere lo sguardo.

Quando i carabinieri, avvertiti dai tanti che a quell’ora erano nei bar e nei caffè della zona e hanno assistito al delitto, sono arrivati, anche a loro Nikollaq Hudhra ha ripetuto la stessa cosa: “Dovevo salvare i miei figli”.

Al magistrato che nella notte lo ha interrogato, l’uomo ha detto di essere arrivato dall’Umbria in auto per passare qualche ora con uno dei figli. Dopo si sarebbe messo a caccia dell’ex moglie. “Lei conosceva la mia auto, per questo ho preso un monopattino”. Con sé aveva un coltello, nascosto nella tasca della tuta da lavoro. Era il più lungo – la lama era di 30 centimetri – di un set che i carabinieri hanno trovato nella sua auto e con quello ha iniziato a colpire la donna sorprendendola alle spalle. “Voleva avvelenare i miei figli, l’ho fatto solo per salvarli”, ha detto al pm.

L’avvocato che lo assiste, Lucia Testarmata, annuncia una possibile richiesta di perizia psichiatrica. “Valuteremo il suo stato mentale, evidentemente c’è da fare qualche accertamento, ma non era in cura”. Per i magistrati, quel femminicidio non è delitto d’impeto, ma è stato pianificato per questo Hudhra dovrà rispondere di omicidio volontario premeditato pluriaggravato.

Nonostante alle forze dell’ordine non risultassero denunce o segnalazioni, la separazione fra i due – ha raccontato un’amica di Gentiana – “era stata turbolenta”. Pochi istanti prima di essere uccisa, la 45enne era proprio al telefono con lei. Un momento di pausa fra il turno di giorno come badante presso una famiglia e quello di assistenza notturna presso un’altra.

“Proclameremo il lutto cittadino”, ha annunciato il sindaco Mauro Sclavi, esprimendo il profondo cordoglio dell’amministrazione e della comunità locale. E per Gentiana Tolentino ha deciso di fermarsi: la Festa dello sport, in programma per il pomeriggio di oggi, è stata rinviata a data da destinarsi.

Gentiana ha perso la vita con 7 coltellata, umiliata a calci da un uomo con cui aveva avuto 2 figli.

Donna Vita Libertà.

 

 

 

(Fonti: AGI, La Repubblica)

 

Da Nicola Gallo

Partenopeo, diploma di Maturità Classica (Lic.Stat. G.B.Vico), Laurea in Scienze Politiche conseguita presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II. Frequentazione parziale di Belle Arti. "Per aspera ad Astra, ad Astra ad Infinitum". Informare è un dovere, è un diritto. Informare ed essere informati, per il bene di tutti.