Sangue e plasma, indispensabili fonti di vita
Ci siamo. Sabato 14 giugno è la data in cui ricorre la Giornata mondiale del donatore di sangue, il momento più alto a livello globale per rilanciare l’importanza di compiere questo gesto così prezioso. Un appuntamento in cui, oltre alle iniziative istituzionali, a risaltare sono i progetti e gli eventi condotti dalle associazioni di volontariato come AVIS.
Da Nord a Sud sono diverse le occasioni di incontro e sensibilizzazione che le nostre sedi locali stanno mettendo in campo. E tutte con caratteristiche diverse. Ecco come si stanno mobilitando tante città italiane per questa data.
AVIS: “In Italia record di raccolta di plasma”
Il neo-presidente AVIS Nazionale, Oscar Bianchi ha dichiarato a Sky TG24: “È un passo importantissimo verso l’autosufficienza che, insieme, dobbiamo però ancora raggiungere”.
DATI CHE CONTANO
AVIS ha sottolineato che l’ottimo risultato si è potuto ottenere grazie a una platea di 1,67 milioni di donatori confermando l’autosufficienza in materia di globuli rossi. Circa 640mila pazienti hanno ricevuto complessivamente 2,3 milioni di trasfusioni di globuli rossi (in media 4,5 al minuto, 1.755 al giorno). Ma il successo maggiore riguarda la donazione di plasma, la parte liquida del sangue, necessaria alla produzione di farmaci insostituibili per la cura di numerose patologie ed esigenze cliniche come l’emofilia, le malattie epatiche, le ustioni, i trapianti, le immunodeficienze primitive e acquisite, oltre alla prevenzione dell’epatite B, del tetano e molto altro ancora. Nel 2024 la raccolta in Italia è stata da record e il 2025 sembra confermare una tendenza in positivo. Questo risultato è ancora più importante proprio perché il plasma donato nel nostro Paese non è ancora sufficiente a garantire il fabbisogno dei pazienti italiani, costringendo il Sistema Sanitario Nazionale a reperire una quota di farmaci plasma-derivati sul mercato internazionale. “Per il secondo anno consecutivo – ha detto Oscar Bianchi a Sky TG24 – il nostro Paese è riuscito a raccogliere una quantità di sangue superiore a quella del 2019, prima dello scoppio della pandemia. Si tratta di un risultato straordinario che ha premiato l’impegno e le strategie comuni messe in campo da istituzioni e associazioni di donatori. Le iniziative sul territorio, le campagne di comunicazione e gli incontri di sensibilizzazione ci hanno permesso di far comprendere alle persone quanto la donazione sia strategica per il nostro sistema e per i tanti pazienti cronici”.
“Donare il sangue è un gesto solidale di straordinaria importanza. È un modo per garantire scorte agli ospedali per le attività di urgenza e di routine – sono le parole di Oscar Bianchi – nonché per assicurare terapie ai pazienti cronici che non avrebbero alternative sotto il profilo clinico. Basti pensare che ogni giorno in Italia vengono effettuate circa 1.800 trasfusioni. Essere donatori, inoltre, permette anche di tenere costantemente monitorata la propria salute, visto che ciclicamente vengono effettuati degli esami per stabilire se tutti i parametri e i valori siano in regola: un modo per assicurare la qualità del sangue e degli emocomponenti donati e per proteggere la salute anche dei donatori stessi”. Diventare donatore è quindi un atto benefico non solo per gli altri ma anche per se stessi, per monitorare le proprie condizioni e fare prevenzione.
Nel frattempo AVIS è impegnata a sfruttare l’innovazione, anche tecnologica, per rendere il settore delle donazioni ancora più efficiente. “In un’epoca caratterizzata dalla centralità delle nuove tecnologie – ha affermato Bianchi – il sistema trasfusionale non può che adattarsi al cambiamento e innovarsi. Pensiamo, per esempio, all’impiego della telemedicina, della televisita e del teleconsulto per mantenere un contatto sempre più costante e diretto con i donatori, non solo per monitorare il loro stato di salute, ma anche per incentivare l’adozione di stili di vita sani e corretti. Pensiamo, inoltre, alla digitalizzazione di innumerevoli attività come la prenotazione delle donazioni o la compilazione del questionario con cui viene valutata l’idoneità al dono”… “La speranza è che AVIS conservi il suo spirito di grande famiglia e i valori di unitarietà e cura per il prossimo che da sempre costituiscono i propri principi fondativi – ha concluso il presidente ricordando quanto donare sangue sia “un gesto tanto semplice, quanto straordinario per tutti: dal paziente che lo riceve a noi che lo compiamo ogni giorno. Promuovere la cultura della solidarietà deve valere ogni giorno dell’anno, non solo il 14 giugno. In un momento storico particolarmente delicato come quello attuale, cerchiamo di capire quanto ognuno di noi possa fare la differenza e quanto la scelta di donare ci renda sempre più una società matura, sensibile e attenta alle necessità del prossimo”.
Donate il sangue, non abbiate paura facendovi vincere da stupidi pregiudizi. Sappiate che parte di voi darà vita e speranza a chi si trova in difficoltà. E’ il gesto più nobile.
Per ulteriori informazioni sulla retribuzione per giornata di riposo dalla donazione, l’INPS mette a disposizione il seguente collegamento: Portale Inps – Rimborso ai datori di lavoro per i giorni di riposo del lavoratore che dona il sangue
(Fonti: AVIS, Skytg24)