E’ legge dello Stato con 109 sì, 69 no e un’astensione. L’aula del Senato ha confermato quindi la fiducia al decreto sicurezza, chiesta dal governo. Approvato dalla Camera il 29 maggio scorso, il decreto è dunque legge, tra le proteste dell’opposizione che ha intonato il coro “Vergogna, vergogna”.
L’obiettivo “ufficiale” della maggioranza è rafforzare il contrasto a terrorismo, criminalità organizzata, occupazioni abusive di edifici e contrastare manifestazioni di piazza violente ( ma anche quelle passive in stile Gandhi), tutelando le forze dell’ordine e ovviamente no alla diffusione della cannabis light stabilendo il divieto totale di produzione, commercio e trasporto delle infiorescenze di cannabis, anche se a basso contenuto di Thc.
Sfiorata la rissa in Senato, con l’opposizione in protesta.
Ecco cosa prevede
Reato di rivolta e resistenza passiva – Il detenuto che partecipa a una rivolta con atti di “violenza, minaccia o resistenza” con 3 o più persone, rischia la reclusione da 1 a 5 anni. Punita anche “la resistenza passiva”, per questo è stata ribattezzata norma “anti Ghandi”. Stessa stretta anche per i migranti nei Centri di trattenimento e rimpatrio. Si introduce l’aggravante del reato di istigazione a disobbedire in carcere.
Manifestazioni – Pene più severe per chi provoca danni durante le manifestazioni con violenze o minacce. Carcere da 1 anno e 6 mesi a 5 anni, multa fino a 15mila euro.
Daspo urbano – Il Questore può vietare l’ accesso a zone come le stazioni a chi è stato denunciato o condannato anche solo con sentenza di primo grado, nei 5 anni precedenti. Si amplia l’ambito di applicazione dell’arresto in flagranza differita previsto per il reato di lesioni personali a un pubblico ufficiale in servizio, anche ai casi in cui il fatto è commesso durante le manifestazioni.
Tutele per gli agenti – Gli agenti di pubblica sicurezza potranno portare senza licenza alcuni tipi di armi anche quando non sono in servizio. E per loro si anticipano le spese legali fino a 10mila euro, per ogni fase di giudizio, per gli atti compiuti in servizio. Potranno indossare la ‘bodycam’. Si introduce il reato di lesioni personali a un ufficiale o agente di polizia nell’adempimento delle proprie funzioni.
Niente Sim a stranieri senza permesso di soggiorno – Se si vendono Sim senza osservare gli obblighi di identificazione dei clienti si rischia la chiusura dell’attività da 5 a 30 giorni. Niente Sim per i migranti senza permesso di soggiorno.
Giro di vite contro le navi Ong – Carcere fino a 2 anni per il comandante della nave straniera che non obbedisca all’ordine di una nave da guerra nazionale nel caso in cui questa chieda di visitare o ispezionare l’imbarcazione. Carcere da 3 a 10 anni per il comandante o l’ufficiale della nave straniera per atti compiuti contro la nave da guerra nazionale.
Reato di occupazione – Chiunque occupi o si impossessi senza titolo di un immobile altrui o ne impedisca l’accesso al legittimo proprietario, è punito con il carcere da 2 a 7 anni. Procedura d’urgenza per il rilascio dell’immobile.
Detenute madri – Nessun differimento obbligatorio della pena in carcere per le detenute incinte o madri con figli fino a un anno. Inasprite anche le pene per chi impiega minori nell’accattonaggio (pena massima 5 anni).
Cannabis – La Cannabis light si equipara a quella stupefacente. E si vieta commercio, lavorazione, esportazione di foglie, infiorescenze e resine anche di tutti i prodotti contenenti sostanze derivate dalla canapa.
Blocchi stradali – Chi organizza sit-in di protesta lungo binari ferroviari, strade e autostrade impedendo la circolazione di mezzi o persone rischia il carcere da 6 mesi a 2 anni se il blocco è commesso con più persone. La sanzione amministrativa diventa fattispecie penale.
No Ponte e No Tav – La violenza o la minaccia nei confronti del pubblico ufficiale commessa per impedire “la realizzazione di un’opera pubblica o di un’ infrastruttura strategica” diventa un’aggravante e le pene possono aumentare fino a un terzo.
Cittadinanza – Si estende da 3 a 10 anni, dal momento della condanna definitiva, il termine per poter revocare la cittadinanza in caso di reati gravi come il terrorismo. Ma non si può procedere alla revoca se l’interessato non possiede o non può acquisire altra cittadinanza.
Materiale con fini terroristici – Rischia il carcere da 2 a 6 anni chiunque si procura o detiene istruzioni per compiere atti di terrorismo e divulgazione di istruzioni sulla preparazione e l’uso di sostanze esplosive o tossiche ai fini del compimento di delitti contro lo Stato. Stretta per il noleggio di autoveicoli sempre per “prevenire atti terroristici.
Più poteri ai servizi segreti – Più poteri agli 007 che in nome della sicurezza potranno commettere vari reati senza doverne rispondere come la partecipazione e la direzione di associazioni terroristiche. Potranno anche avere accesso a banche dati e sistemi informatici di tutte le pubbliche amministrazioni. Gli si può attribuire la qualifica di agente di pubblica sicurezza con funzioni di polizia. Potranno mantenere la copertura anche durante eventuali procedimenti penali e potranno condurre colloqui con detenuti e internati per acquisire informazioni.
Le dichiarazioni
“È un decreto repressione”, dice Elly Schlein del P.D. (sopra, in foto).
“È un provvedimento strategico”, rilancia il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi (sopra, in foto).
“È un passo decisivo per rafforzare la tutela dei cittadini. Legalità e sicurezza sono pilastri della libertà”, esulta la premier Giorgia Meloni (sopra, in foto).
Osserva il presidente dell’Anm, Cesare Parodi (sopra, in foto): “Siamo preoccupati per i metodi di approvazione del ddl”.
Parte delle proteste è stata provocata proprio dal fatto che è un ddl trasformato in decreto e convertito in legge a passo di carica a Palazzo Madama, poco più di 24 ore dopo l’approdo in commissione. Fretta che si spiega più che con l’ansia di giustizia della premier, con il bisogno di rabbonire una Lega imbufalita per il ritardo dell’Autonomia differenziata.
Gode il leader leghista Matteo Salvini (sopra, in foto): “È bello sapere che ora ci sono più potere e tutele per le forze dell’ordine”.
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella (sopra, in foto) potrebbe negare la firma e non promulgare la legge (qualora lo ritenesse opportuno), ma è molto improbabile che lo faccia, giacché ha avuto precedentemente numerose occasioni per sciogliere il parlamento e indire nuove elezioni, ma non l’ha fatto.
Il momento di massima tensione si è verificato durante l’intervento del senatore di FdI e presidente della Commissione Affari Costituzionali Alberto Balboni (sopra, in foto), che ha accusato l’opposizione di «stare dalla parte della criminalità».
(Fonti: Il Messaggero, Fanpage, Quotidiano.net, Unioneonline)