Sparatoria (stesa) a Pianura, fortunatamente senza feriti

Sparatoria nella notte in piazza nel quartiere Pianura a Napoli. Sono in corso le indagini della Polizia di Stato sull’ennesima “stesa” avvenuta nella periferia, in piazza San Giorgio, con l’esplosione in aria di colpi di arma da fuoco. Secondo quanto si apprende, la sparatoria non ha causato danni a persone o cose.

Sul caso, il Prefetto di Napoli, Michele di Bari (sopra, in foto), ha comunicato che l’argomento costituirà oggetto di approfondimento nel prossimo comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. Il Prefetto ha immediatamente predisposto l’intensificazione, su tutta l’area interessata, dei servizi di controllo e vigilanza del territorio da parte delle forze dell’ordine, già fortemente impegnate nell’attività di prevenzione e contrasto ai (molti) fenomeni criminali. Il luogo in cui si è verificato l’episodio – si legge nella nota della Prefettura – è oggetto di particolare attenzione e la Polizia di Stato, prontamente intervenuta, sta effettuando i rilievi e le verifiche di competenza, finalizzati alla ricostruzione del fatto e all’individuazione dei responsabili.

A cosa serve la stesa? Che scopo ha?

La stesa non è solo un gesto simbolico, ma ha un significato molto efficace: quello di intimidire la popolazione. Chi compie la stesa non vuole uccidere i passanti (anche se accetta il rischio che ciò si verifichi), ma chi assiste al fenomeno o vive in quelle zone si rende conto che ci sono criminali organizzati, armati e capaci di tutto. E che possono girare indisturbati, sparando a casaccio anche nelle trafficate vie cittadine, in qualsiasi orario del giorno e della notte.

La stesa serve, quindi, a lanciare un messaggio eloquente e forte di capacità criminale, che si manifesta nel pieno controllo del territorio, e questa attività può essere esercitata impunemente: quando le pattuglie della Polizia e dei Carabinieri accorrono sul luogo della sparatoria, gli autori sono già fuggiti a bordo dei loro mezzi, ed è difficile trovare testimoni in grado di identificarli. Intanto l’azione istantanea ha già manifestato i suoi effetti di eclatante intimidazione.

Cosa prevede il nuovo reato di stesa?

Il nuovo reato di stesa è stato introdotto dal decreto legge denominato “Caivano”. Tecnicamente, è stato introdotto nel Codice penale l’articolo 421 bis, con una previsione normativa che lo rende un reato autonomo (quindi non più una circostanza aggravante di altri reati), diversamente da quanto avveniva in passato.

Il testo della norma incriminatrice attuale – articolo 421 bis del Codice penale, intitolato «Pubblica intimidazione con uso di armi» – stabilisce che commette il reato di stesa «chiunque, al fine di incutere pubblico timore o di suscitare tumulto o pubblico disordine o di attentare alla sicurezza pubblica, fa esplodere colpi di arma da fuoco o fa scoppiare bombe o altri ordigni o materie esplodenti».

Quali sono le caratteristiche di questo reato ?

Il reato di stesa presenta le seguenti caratteristiche salienti. È un reato:

  • comune, perché può essere commesso da chiunque e non soltanto da particolari categorie di soggetti qualificati;
  • di pura condotta, che è costituita dall’esplosione volontaria di colpi di arma da fuoco o dallo scoppio di bombe, ordigni o materiali esplodenti;
  • dolo specifico, caratterizzato dallo scopo, alternativo, di incutere pubblicamente timore, o di suscitare tumulti e disordini, o di attentare alla sicurezza pubblica;
  • di pericolo, perché non richiede la verificazione di un evento lesivo o mortale in danno di persone o animali e neppure di danni a cose: è sufficiente il compimento della condotta che abbiamo descritto.

Come viene punito il reato di stesa?

La pena per il delitto di stesa è la reclusione da un minimo di 3 ad un massimo di 8 anni, salvo che il fatto non costituisca più grave reato, come potrebbe avvenire, ad esempio, se durante la sparatoria viene ucciso qualcuno (in tal caso chi ha premuto il grilletto che ha sparato il colpo mortale, o gli autori in concorso tra loro, se i colpi sono multipli, risponderanno di omicidio volontario connotato da dolo eventuale, o, quantomeno, di omicidio preterintenzionale).

Da quando è in vigore il reato di stesa?

Le nuove norme, introdotte dal Decreto Caivano convertito in legge, che prevedono e puniscono il reato di stesa è entrato in vigore il 15 novembre 2023, ossia il giorno dopo la pubblicazione del provvedimento in Gazzetta Ufficiale, avvenuta in data 14 novembre 2023.

 

 

(Fonti: ADNKronos, Laleggepertutti)

Da Nicola Gallo

Partenopeo, diploma di Maturità Classica (Lic.Stat. G.B.Vico), Laurea in Scienze Politiche conseguita presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II. Frequentazione parziale di Belle Arti. "Per aspera ad Astra, ad Astra ad Infinitum". Informare è un dovere, è un diritto. Informare ed essere informati, per il bene di tutti.