Overshoot Day in Italia: Iper-consumo non ecosostenibile

Oggi è l’Overshoot day italiano, come segnalato dal Global Footprint Network, ovvero il giorno in cui l’Italia ha esaurito tutte le risorse naturali dell’anno e quindi va in debito cominciando a usare già le risorse dell’anno prossimo.

Se tutta l’umanità consumasse come gli italiani sarebbero necessari diversi pianeti terra. Con i nostri stessi livelli di consumo di energia, acqua, cibo e altre risorse sarebbero esaurite già tutte le risorse naturali rinnovabili a disposizione per l’intero anno a livello globale. Dopo questa data, si entra in una fase di “debito ecologico”, consumando più di quanto il Pianeta Terra sia in grado di rigenerare e intaccando le risorse future e di conseguenza degradando e danneggiando gli ecosistemi.

“Esaurire le risorse ecosistemiche di un anno è come spendere più di quanto si guadagna. L’impronta ecologica – spiega Eva Alessi (sopra, in foto), responsabile Sostenibilità del Wwf Italia – è il denaro che spendi: ogni attività (mangiare, usare energia, costruire, viaggiare) consuma risorse naturali, proprio come se prelevassi dal tuo conto in banca”.

Stiamo spremendo il pianeta come un limone, consumando voracemente tutte le risorse disponibili. L’essere umano, a differenza delle altre specie animali che vivono in equilibrio sostenibile, è più simile a un virus, distrugge tutto ciò che gli capita sotto mano, scavando la terra, disboscando foreste, inquinando e saccheggiando indiscriminatamente il mare.

La sicurezza ecologica del Pianeta è messa a rischio soprattutto dai consumi della parte più agiata della popolazione mondiale. Secondo una ricerca pubblicata su Nature a fine 2024, il 10% della popolazione più ricca è responsabile del 43% delle emissioni globali di carbonio, del 18,5% del consumo di acqua dolce e per oltre il 25% dell’immissione di azoto e fosforo. All’opposto, il 10% della popolazione più povera contribuisce per circa meno del 5% agli stessi indicatori. Secondo lo studio, se l’uso di energia da fonti fossili aggrava il cambiamento climatico, i consumi alimentari e, in particolare, di alimenti di origine animale, hanno un impatto enorme sui cicli di azoto e fosforo, sul consumo di acqua dolce, nonché sulla perdita di biodiversità.

Noi siamo responsabili per le generazioni future, ma non per quello che lasciamo “in eredità”, ma per quello che stiamo loro sottraendo: un mondo salubre.

(Fonti: ANSA, Il Fatto Quotidiano)

Da Nicola Gallo

Partenopeo, diploma di Maturità Classica (Lic.Stat. G.B.Vico), Laurea in Scienze Politiche conseguita presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II. Frequentazione parziale di Belle Arti. "Per aspera ad Astra, ad Astra ad Infinitum". Informare è un dovere, è un diritto. Informare ed essere informati, per il bene di tutti.