Da Nicola Gallo 
È stato trovato morto Francesco Diviesti, il 26enne di Barletta scomparso la sera dello scorso 25 aprile. A trovare il cadavere carbonizzato, nelle campagne di Canosa di Puglia, sono state le forze dell’ordine impegnate nelle ricerche negli ultimi tre giorni, dopo che era stata presentata la denuncia di scomparsa da parte dei familiari. Vicino al corpo c’era alcune taniche contenenti presumibilmente liquido infiammabile.
Il giovane, parrucchiere come il padre, era uscito di casa intorno alle 20.30 del 25 aprile. Intorno alla mezzanotte dello stesso giorno era stato visto entrare nel salone da barbiere in cui lavora col padre, così come registrato dal sistema di videosorveglianza interno. Poi nulla più, da lì l’allarme della famiglia e l’avvio delle ricerche.
L’avvocato dei familiari, Michele Cianci, non aveva nascosto la preoccupazione per le sorti del 26enne, padre di un bambino di 9 anni che vive con la madre.
Il giovane viveva non lontano dalla zona industriale di Barletta, non usava l’automobile e dunque era forte il sospetto che potesse essere stato allontanato contro la sua volontà dalla città.
Ecco purtroppo l’epilogo drammatico, con il ritrovamento del cadavere.
Le indagini sono in corso, non si esclude l’omicidio. Nel pomeriggio del 25 aprile, prima della scomparsa, Francesco Diviesti era stato in compagnia di un coetaneo poi fermato dai carabinieri nella stessa giornata per motivi personali. Non è ancora noto se le due vicende possano avere un collegamento.
E’ molto probabile che Diviesti sia stato ucciso. L’inchiesta è coordinata dal pm della Dda Ettore Cardinali.
(Fonti: ADNKronos, L’Unità)