Giornata mondiale della salute e sicurezza sul lavoro

La Giornata Mondiale per la Salute e la Sicurezza sul Lavoro si celebra il 28 aprile di ogni anno, promossa dall’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL) per sensibilizzare sull’importanza di prevenire infortuni e malattie professionali a livello globale. Nel 2025, il tema sarà “Rivoluzionare la salute e la sicurezza sul lavoro: l’intelligenza artificiale e la digitalizzazione nel mondo del lavoro”. Durante questa giornata, l’OIL organizza eventi e pubblica risorse per promuovere la salute e la sicurezza sul lavoro.

L’Organizzazione internazionale del lavoro è un’agenzia specializzata delle Nazioni Unite che si occupa di promuovere la giustizia sociale e i diritti umani internazionalmente riconosciuti, con particolare riferimento a quelli riguardanti il lavoro in tutti i suoi aspetti. È stata la prima agenzia specializzata a far parte del sistema delle Nazioni Unite nel 1946, ma la sua fondazione risale al 1919 in seno alla Società delle Nazioni. La sede è a Ginevra.

In questo giorno del 1981 fu promulgata la Convenzione sulla sicurezza e la salute dei lavoratori, che adottata dall’Oil definisce i principi di una politica nazionale incentrata sulla prevenzione. Il 28 aprile, tra l’altro, è anche la Giornata internazionale di commemorazione dei lavoratori morti e feriti, organizzata in tutto il mondo dal movimento sindacale fin dal 1996.

La Convenzione sulla sicurezza e la salute dei lavoratori chiede agli Stati di adottare un quadro coerente di leggi, regolamenti e prassi, anche con riferimento ai macchinari e alle attrezzature e sostanze per uso professionale, e di coinvolgere le organizzazioni rappresentative nella definizione delle politiche in materia. La Convenzione definisce inoltre gli obblighi delle imprese nei luoghi di lavoro con riferimento ai macchinari, alle attrezzature e ai processi di lavoro, ma anche alla collaborazione fra rappresentanti dei lavoratori e datori di lavoro nell’ambito della sicurezza e dell’igiene.

I DATI : incidenti sul lavoro

Nei primi due mesi del 2025 sono state 138 le denunce di infortunio mortale per incidenti nell’industriaagricoltura e conto stato con un aumento del 16% sullo stesso periodo del 2023. Il dato è stato diffuso dall’Anmil in occasione della Giornata sulla sicurezza del lavoro sulla base dei dati Inail provvisori. Le denunce di infortunio si riferiscono a 101 decessi in occasione di lavoro e a 37 incidenti mortali in itinere, ossia nel percorso tra l’abitazione e il luogo di lavoro.

Gli incidenti sul lavoro denunciati nei primi due mesi dell’anno sono stati 89.556, in calo del 3,4% rispetto ai 92.711 dei primi due mesi del 2024.

Nei primi due mesi dell’anno le denunce di malattia professionale sono state, secondo le elaborazioni Anmil sui dati provvisori Inail, 14.917 con un aumento del 5,8% sullo stesso periodo del 2024. In questo caso i lavoratori si ritrovano ad avere le loro vite menomate, limitate per sempre nell’uso motorio del proprio corpo, e anche a livello psicologico, con tutte le conseguenze che determinate tipologie di incidenti comportano.

Nell’intero 2024 sono giunte all’Inail nel complesso 589.571 denunce di infortunio con un aumento dello 0,7% sul 2023 e tra queste 1.090 hanno riguardato casi mortali con una crescita del 4,7% sull’anno precedente: Le denunce per malattia professionale nell’anno sono state 88.499 con una crescita del 21,6% sul 2023.

Sembra assurdo, ma si muore ancora per lavorare. Le morti più orribili sono quelle che riguardano l’uso di macchinari industriali o mezzi pesanti che non lasciano scampo, ma anche e più “silenziosamente”, il contatto con sostanze dannose per l’organismo. E’ una strage silenziosa che va avanti imperterrita e che miete vittime o mutila irreversibilmente le vite di uomini e donne in ogni parte del mondo.

“Lavorare stanca” diceva Cesare Pavese.

No: uccide.

(Fonti: Lettera 43, Quotidiano.net, Inail)

 

 

Da Nicola Gallo

Partenopeo, diploma di Maturità Classica (Lic.Stat. G.B.Vico), Laurea in Scienze Politiche conseguita presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II. Frequentazione parziale di Belle Arti. "Per aspera ad Astra, ad Astra ad Infinitum". Informare è un dovere, è un diritto. Informare ed essere informati, per il bene di tutti.