I dazi di Donald Trump frenano l’economia mondiale con rischi al ribasso.
Il Fondo Monetario Internazionale taglia le stime per quest’anno e il prossimo e dalla sforbiciata generalizzata non si salva neanche l’Italia. Il pil del Belpaese è previsto crescere nel 2025 dello 0,4%, ovvero 0,3 punti percentuali in meno rispetto alle previsioni di gennaio, e nel 2026 dello 0,8% (-0,1 punti). Il rallentamento è accompagnato da un aumento del rapporto debito-pil: nel giorno in cui l’Istat ha notificato all’Ue i conti italiani (135,3% debito e 3,4% deficit nel 2024), il Fondo ha previsto un aumento del debito quest’anno al 137,3% dal 135,3% del 2024. Il prossimo anno invece si attesterà al 138,5%, con un deficit in calo al 2,8% dal 3,3% del 2025 e un tasso di disoccupazione al 6,7%. Il rallentamento italiano arriva in un quadro generalizzato di debolezza dovuto alla guerra commerciale avviata da Trump, di cui gli Stati Uniti pagheranno un prezzo ingente.