Entra in casa e strangola il domestico: intrappolato dal proprietario, arrestato

Il ladro sarebbe entrato forse per rubare nella villa di tre piani, di proprietà di un israeliano, e lì avrebbe strangolato la vittima che l’aveva sorpreso.

A Milano un uomo, Dawda Bandeh ( 28enne gambiano regolare in Italia) è stato arrestato per l’omicidio di Angelito Acob Manansam, il 61enne trovato senza vita nell’appartamento in cui lavorava come collaboratore domestico. Il sospetto omicida, un 29enne, era entrato per rubare nell’abitazione dove è stato intrappolato dal proprietario che ha poi chiamato la Polizia.

Il 61enne collaboratore domestico è stato trovato morto sul pavimento del salone della signorile villa in stile Liberty nel pieno centro di Milano di proprietà di un noto esponente della comunità ebraica, che ieri ha dato l’allarme dopo essere rientrato a casa dalle vacanze. In quel preciso momento il presunto omicida era ancora in casa, intento a frugare in cassetti ed armadi.

Gli uomini della Questura di Milano lo hanno fermato mentre era ancora in azione. Secondo una prima ipotesi, il 28 enne gambiano potrebbe essere stato sorpreso dalla vittima mentre era alla ricerca di oggetti preziosi in casa. Forse una sua reazione, le grida e la richiesta di aiuto, potrebbero aver fatto scattare la reazione di Bandeh che, per farlo smettere e impedire ai vicini di dare l’allarme, lo ha afferrato per il collo strangolandolo a morte..

A conferma di quanto accaduto ci sono le immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza presenti sia all’esterno che all’interno della villa (da analizzare nelle prossime ore). Le immagini potrebbero aver catturato il presunto ladro e omicida mentre entra in casa, l’orario preciso, e anche forse la stessa aggressione. Quando la Polizia è entrata in casa, chiamata dallo stesso proprietario che, dopo aver visto il corpo a terra del 61 enne ha chiamato il 112, hanno dovuto usare il taser per immobilizzare il 28enne, poi trasportato in ospedale per gli accertamenti di rito e infine sottoposto a fermo.

Il “killer” denunciato due volte e subito rilasciato prima di strangolare il domestico in villa: da ladro ad assassino, l’escalation letale in poche ore.

Prima della scalata domenicale al condominio di via Gioia 137 e del successivo blitz omicida in via Randaccio 8, il ventottenne gambiano ci aveva già provato il giorno prima in via Crema, in zona Porta Romana. Lì, stando a quanto risulta al Giorno, l’uomo si è arrampicato sul balcone di un’abitazione e ha rubato un ombrello e un paio di jeans lasciati all’aperto dai proprietari.

Nessuno poteva immaginare che quel ladro maldestro si sarebbe trasformato in un assassino 24 ore dopo, e invece ha tentato il colpaccio, sicuro di sé e di rimanere impunito ancora per i furti perpetrati.

E ha ucciso.

 

 

(Fonti: ANSA, Il Giorno)

Da Nicola Gallo

Partenopeo, diploma di Maturità Classica (Lic.Stat. G.B.Vico), Laurea in Scienze Politiche conseguita presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II. Frequentazione parziale di Belle Arti. "Per aspera ad Astra, ad Astra ad Infinitum". Informare è un dovere, è un diritto. Informare ed essere informati, per il bene di tutti.