Standard and Poor’s alza il rating dell’Italia (BBB+)

L’agenzia Standard and Poor’s global ratings ha alzato i rating sovrani a lungo termine in valuta estera e locale dell’Italia da BBB a BBB+ e ha confermato i rating a breve termine ad A-2. L’outlook è stabile. Il rating è la valutazione della solvibilità, e quindi dell’affidabilità, di titoli e imprese. È quanto emerge dalle tabelle postate sul sito dell’agenzia. La decisione dell’amministrazione di Donald Trump di sospendere per tre mesi i dazi al 20% sui prodotti Ue e imporre tariffe del 10% “significa che l’impatto sull’economia dell’Italia sarà gestibile, parzialmente attenuato dall’accelerazione degli investimenti pubblici e dagli stimoli di bilancio tedeschi”, afferma S&P.

Secondo l’analisi, il debito pubblico in Italia resterà elevato, ma si stima che “il rapporto debito-Pil si stabilizzerà a partire dal 2028”. S&P prevede per l’Italia un Pil in crescita dello 0,6% nel 2025.

Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti: “Il giudizio di S&P premia la serietà dell’approccio del governo italiano alla politica di bilancio. Nel clima generale di incertezza, prudenza e responsabilità continueranno ad essere la nostra linea di azione”.

“Il governo della premier Giorgia Meloni, fra i più longevi della recente storia italiana, gode di un solido sostegno pubblico”, afferma S&P. “Beneficia inoltre di una maggioranza parlamentare stabile e di limitate minacce di opposizione, il che rende probabile la sua permanenza al potere fino al 2027. Questa continuità politica ha contribuito a preservare la stabilità dei mercati finanziari e sostenere progressi costanti nel Pnrr”. L’agenzia evidenzia comunque che l’attenzione del governo è concentrata più sulle riforme istituzionali che sulla modernizzazione economica e industriale.

 

Da ALESSANDRO FUCCI

Tributarista di Esperienza. Esperto in Fisco e Tasse. Classe '77 . Conosciuto per la capacità di risollevare gli imprenditori in difficoltà.