La terra trema: Napoli ed i comuni limitrofi hanno paura.

Il prefetto di Napoli, Michele di Bari ha dichiarato: “Attraverso una serie di elementi emersi concordemente con i tre sindaci e i dipartimenti di Protezione civile è emerso che il Centro coordinamento soccorsi propone al presidente della Regione di inoltrare la richiesta dello stato di mobilitazione al dipartimento di Protezione civile nazionale”…”Questo significa avere uno strumento duttile, flessibile che dà la possibilità di avere maggiori risorse da un punto di vista della pianificazione dell’intervento”. Lo scenario dei Campi Flegrei “va seguito attentamente” ma la richiesta dello stato di mobilitazione non è legata ad un aggravamento della situazione. Piuttosto “c’è la necessità di uno strumento agile e di poter avere risorse in più importanti, soprattutto con una popolazione già stressata da mesi di sciame, anche da un punto di vista psicologico”. Tra l’altro “poter agire eventualmente, laddove necessario, per erogare contributi di autonoma sistemazione, di cui al momento non c’è necessità, oppure di individuare un alloggio alternativo”.

Due anni fa mi trovai casualmente a passare per Bacoli, e vidi uno scoglio non molto distante dalla spiaggia che ero solito raggiungere a nuoto da ragazzo. Lo scoglio negli anni ’80 era ben visibile al di sopra del livello del mare; questo scoglio è ormai totalmente sommerso, appena visibile a pelo d’acqua. E’ chiaro che qualcosa sta succedendo nella “anatomia” delle terre che riguardano il Vesuvio e la caldera di Pozzuoli.

Resta da chiedersi se quando si presenterà l’emergenza sismica le istituzioni sapranno gestire la complessa macchina dei soccorsi e come ripristinare la vita nelle aree colpite dall’evento, considerando i già numerosi danni che si stanno verificando nelle abitazioni.

 

 

(Fonte: ANSA)

Da Nicola Gallo

Partenopeo, diploma di Maturità Classica (Lic.Stat. G.B.Vico), Laurea in Scienze Politiche conseguita presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II. Frequentazione parziale di Belle Arti. "Per aspera ad Astra, ad Astra ad Infinitum". Informare è un dovere, è un diritto. Informare ed essere informati, per il bene di tutti.