Chef Rubio condannato per antisemitismo: ammenda di 30mila euro!

Riconosciuti i danni a favore dell’Unione dei Giovani Ebrei Italiani.

Secondo quanto riferisce La Stampa il Tribunale di Roma ha condannato Chef Rubio, nome d’arte(culinaria) di Gabriele Rubini, al risarcimento danni in favore dell’UGEI, per 30mila euro, oltre le spese e all’obbligo di immediata rimozione di quanto pubblicato sui social. Il giudizio è stato patrocinato da Solomon – Osservatorio sulle Discriminazioni, insieme all’UGEI (Unione dei Giovani Ebrei Italiani) e all’avvocato Claudio Grego (che al quotidiano torinese riferisce di esser soddisfatto della conclusione), tutti rappresentati dagli Avvocati Joseph Di Porto e Anna Sistopaoli. Questa sentenza, riferisce La Stampa, costituisce un precedente importante, ed un’ulteriore successo nell’incessante sforzo di perseguire in ogni sede i fenomeni di diffamazione antiebraica e di discriminazione.

Ma cosa è successo a Chef Rubio? Era un simpatico chef che spopolava in TV con le sue sfide di street food in Italia e in giro per il mondo, poi ha svoltato pagina, cambiando totalmente registro, dedicandosi ossessivamente alla lotta per la Palestina, con azioni estreme e commenti che definire caustici è ben poca cosa. Adesso dovrà pagarne lo scotto(!), e chissà se imparerà la lezione, o alzerà il tiro.

(Fonti :La Stampa, Open.online)

Da Nicola Gallo

Partenopeo, diploma di Maturità Classica (Lic.Stat. G.B.Vico), Laurea in Scienze Politiche conseguita presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II. Frequentazione parziale di Belle Arti. "Per aspera ad Astra, ad Astra ad Infinitum". Informare è un dovere, è un diritto. Informare ed essere informati, per il bene di tutti.

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