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Stretta sull’immigrazione in Europa?

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Attualmente in Italia Matteo Salvini è a processo per aver difeso i confini nazionali da ministro dell’Interno. Cosa assurda, considerando pure che con molta probabilità oltre il 50% degli immigrati clandestini da lui “tenuti in ostaggio” avrà di sicuro commesso svariati reati sul suolo italiano.

Sembra che adesso, nel resto d’Europa avvenga una stretta sull’immigrazione irregolare. Non solo l’Italia con il governo Meloni ma anche Olanda, Svezia, Gran Bretagna e perfino la Germania di Scholz hanno deciso di cambiare le politiche sull’immigrazione. I risultati ottenuti nell’ultimo anno dal governo Meloni con un drastico calo degli arrivi irregolari rappresentano un esempio anche per le altre nazioni europee.

Il neo premier laburista Keir Starmer, dopo aver incontrato la premier Giorgia Meloni a luglio, ha deciso di vedere nuovamente la premier anche per discutere di immigrazione guardando al «modello italiano». Come riportato dal quotidiano inglese «The Telegraph» la Meloni e Starmer «hanno concordato di continuare il loro stretto coordinamento per affrontare la crisi internazionale dei migranti». Il primo ministro britannico vuole «vedere come il governo di Giorgia Meloni ha più che dimezzato il numero di attraversamenti illegali di migranti quest’anno».

In Germania l’attentato avvenuto a Solingen (accoltellamento plurimo per mano di un immigrato) ha avuto un forte impatto sull’opinione pubblica tedesca sottolineando la necessità di un cambio di prospettiva. Nancy Faeser (sopra, in foto), ministro degli interni del governo socialista tedesco ha dichiarato:«Fino a quando non raggiungeremo una forte protezione delle frontiere esterne dell’Ue, con il nuovo sistema comune europeo di asilo, dobbiamo controllare i nostri confini nazionali ancora più da vicino».

Il Cancelliere Scholz(sopra, in foto) ha affermato che «l’apertura al mondo non significa che chiunque voglia può venire. Dobbiamo essere in grado di scegliere chi viene in Germania». Da qui la svolta sull’immigrazione con la volontà di selezionare i migranti dividendoli tra chi può servire alle imprese tedesche e quindi entrare in Germania e chi invece non ha diritto di varcare i confini tedeschi. In tal senso il governo di Scholz ha sospeso Schengen aumentando al tempo stesso le capacità di respingimento. Così è stata bloccata la libera circolazione alle frontiere con: Paesi Bassi, Belgio, Lussemburgo, Francia, Svizzera, Austria, Repubblica Ceca e Polonia.

Come ha spiegato il presidente del Ppe, il tedesco Manfred Weber(sopra, in foto), la chiusura di Schengen non sarebbe necessaria se l’Unione Europea adottasse maggiori controlli sulle frontiere esterne lasciando al tempo stesso agli stati membri maggiore autonomia per proteggere i propri confini. Weber ha spiegato che «tutte le forze devono concentrarsi sulla sicurezza delle frontiere esterne. Sarebbe la via migliore anche per la Germania». Anche nei Paesi Bassi il governo vuole presentare già dalla prossima settimana una richiesta all’Ue per essere esentato dalla politica di asilo europea.

L’Olanda ha annunciato che verrà attivata «il più rapidamente possibile» la clausola di emergenza dell’immigrazione. Come ha spiegato il ministro per l’asilo Marjolein Faber(sopra, in foto) «gli elettori ci hanno dato un mandato chiaro. Dobbiamo ridurre subito l’afflusso» dei migranti, «qui non c’è posto per chi abusa della nostra ospitalità».

Il governo svedese vuole invece aumentare l’importo offerto agli immigrati che decideranno di lasciare il paese scandinavo portandolo fino a 34mila dollari. Il ministro delle migrazioni Johan Forssell( sopra, in foto)ha spiegato (troverete l’articolo precedente in rubrica)che «siamo nel mezzo di un cambiamento di paradigma nella nostra politica migratoria» così gli immigrati che torneranno volontariamente nei loro Paesi di origine dal 2026 avranno diritto a ricevere 350mila corone svedesi. In futuro, onde evitare di dover pagare i migranti per lasciare in Europa, sarebbe più logico far entrare solo chi ne ha diritto.

(Fonte: Il Giornale)

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